Ancona-Osimo

No ai tagli del personale e agli appalti a ribasso. La protesta dei lavoratori Rai

«Le politiche aziendali stanno svuotando progressivamente professionalità e funzioni vitali dell’informazione del territorio, demandandone la copertura alle emittenti locali» dichiara Guido Pucci, segretario Slc Cgil di Ancona/ Marche. Il presidio si è svolto questa mattina ad Ancona

Protesta Rai, Ancona

ANCONA – Assemblea aperta e presidio, questa mattina, mercoledì 3 maggio, a partire dalle 11, sotto la sede Rai di Ancona, ai quali hanno preso parte tutti i lavoratori della sede regionale, compresa la redazione giornalistica.

La protesta è stata mossa da Slc Cgil, Snater, Uilcom-Uil, Ugl informazione e Libersind a sostegno del rinnovo contrattuale, scaduto da ormai 41 mesi, e per scongiurare quanto contenuto nella convezione di servizio pubblico e radiotelevisivo che prevede un eventaule declassamento delle sedi regionali Rai a semplici presidi redazionali. «I lavoratori della Rai regionale vogliono continuare a produrre un servizio di qualità – dichiara Guido Pucci, segretario Slc Cgil di Ancona/ Marche -, attraverso un lavoro di qualità, a garanzie delle competenze e imparzialità del servizio pubblico. Le politiche aziendali stanno svuotando progressivamente professionalità e funzioni vitali dell’informazione del territorio, demandandone la copertura alle emittenti locali. Lo schema è quello classico: si riducono organici e appalti a ribasso. Una situazione per noi inaccettabile».

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