ANCONA – No alla Dad, intervenire su trasporti scolastici e classi pollaio. Sono le richieste del Comitato Priorità alla Scuola (Pas Marche) messe nero su bianco nella diffida nazionale, partita anche a livello regionale.
La missiva è stata indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi, al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, e per conoscenza al Garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche Giancarlo Giulianelli, al sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e di tutti i capoluoghi della regione Marche.
Nella lettera sottoscritta da poco meno di un centinaio di genitori e studenti, preoccupati in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, si lamenta «la più totale incertezza e confusione sulle possibili modalità di avvio delle attività per il prossimo anno» a poco più di un mese dalla ripresa delle lezioni.
«Al di là del tema dei vaccini che è molto delicato – afferma Silvia Mariotti, una delle fondatrici del Pas Marche – la soluzione per la ripresa delle lezioni in presenza non può essere individuata solo nel Green pass per docenti e personale Ata».
Secondo il comitato è necessario eliminare il problema delle classi pollaio, un punto sul quale si battono fin dall’inzio dell’emergenza sanitaria, ma sul quale non c’è stata ancora apertura, visto che come spiega Mariotti «anche quest’anno ci saranno classi da 30 studenti nelle Marche, come nel caso del Liceo Rinaldini di Ancona o in molti altri casi che ci vengono segnalati».
Tra i nodi che mettono a rischio le lezioni in presenza quello dei trasporti e il personale aggiunto per il quale le risorse stanziate quest’anno ammontano «solo a 350milioni di euro in Italia, contro il miliardo e 800mila euro dell’anno scorso» e che sono insufficienti per lo sdoppiamento delle classi.
I sottoscrittori invitano i destinatari della missiva a non fare ricorso alla Dad che «ha provocato enormi danni a ragazze e ragazzi, alle loro competenze (come mostrano i disastrosi dati Invalsi appena pubblicati) ed al loro equilibrio psico-fisico (altro elemento ormai accertato, che tuttavia si preferisce ignorare). Per non parlare degli abbandoni
scolastici: da moltissimi anni l’Italia è tra le maglie nere in Europa».
Il Comitato torna a chiedere un incontro alla Regione e di varare un protocollo sanitario che riveda la durata della quarantena.