ANCONA – Il Garante regionale dei diritti Andrea Nobili ha visitato oggi l’istituto penitenziario di Montacuto, alla luce di quanto accaduto ieri pomeriggio, quando un detenuto tunisino si è tolto la vita inalando gas da una bomboletta. «Sono ancora in atto – sottolinea Nobili – le verifiche necessarie a stabilire la dinamica dei fatti. La situazione complessiva desta preoccupazione soprattutto in relazione alle carenze di organico che caratterizzano l’attività della polizia penitenziaria e alla presenza di detenuti con problematiche di carattere psicologico e psichiatrico. Vanno sicuramente ottimizzate, inoltre, le risposte alle esigenze degli stessi detenuti».
Una panoramica complessiva già emersa nel recente incontro promosso da Nobili con i rappresentanti della Polizia penitenziaria, che avevano chiesto una maggiore attenzione sul versante della sorveglianza e della sicurezza. Il Garante ha inoltrato subito al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il Ministero della Giustizia un’informativa sulle criticità che si stanno registrando nel carcere anconetano di Montacuto, chiedendo che vengano attivati tutti gli interventi necessari per un loro superamento.