ANCONA – Non si stringe ancora il cerchio sulla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. Una quadra che a quanto pare non si riesce ancora a trovare sullo scacchiere della politica.
Dopo l’ipotesi dell’ingegnere Matteo Africano, bocciata al Senato e avvallata invece alla Camera, ed ora a quanto pare, forse definitivamente tramontata, si era fatto largo il nome dell’ammiraglio Enrico Moretti in veste di commissario. Ma nessuna delle due è riuscita a riscuotere una ampia convergenza.
Negli ultimi giorni si è fatta strada dunque una nuova ipotesi, quella di Mario Baldassarri, l’ex vice ministro dell’Economia e delle Finanze. L’economista e accademico maceratese, parlamentare di Alleanza Nazionale, del PdL e di Futuro e Libertà per l’Italia, di cui è anche stato capogruppo al Senato della Repubblica, è un nome che riscuote il consenso di chi chiedeva un marchigiano alla guida dell’Authority, mentre altre forze politiche invocano una esperienza specifica nel settore.
Prisco, Fdi: «Prevalga necessità di mettere in campo i migliori rispetto a logiche interne alla sinistra»
«Il porto è fermo da più di 6 mesi – dichiara Emanuele Prisco, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – . Prendiamo atto della disponibilità del professor Mario Baldassarri, nome autorevole e competente di portata almeno nazionale, in grado sicuramente di gestire questa fase temporanea ma anche strategica e delicata in attesa della nomina del nuovo presidente. Però non si perda altro tempo perché porto di Ancona è strategico per sviluppo delle Marche e dell’Italia. Mi auguro che prevalga necessità di mettere in campo i migliori rispetto a logiche interne alla sinistra».
Coltorti, 5 Stelle: «Non ha esperienza nel settore»
«Ho letto con stupore – dichiara il senatore del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti – che i due presidenti delle Regioni hanno fatto il nome di Baldassari come possibile commissario o addirittura come immediato presidente dell’Autorità Portuale. Credo che la portualità sia un settore estremamente complesso che sta vivendo una serie di innovazioni senza fine e che costituisce uno dei rami della transizione ecologica più importanti».
Secondo il pentastellato «i due presidenti di Regione dovrebbero rivolgersi a persone più ferrate in questo ambito. A quanto mi risulta Baldassari non ha esperienza nel settore specifico e non sono cose che si improvvisano. Ancona ha bisogno di un presidente capace di dare una grande spinta all’Authority e in grado di trainare l’economia dell’intera regione».
Zaffiri, Confael: «Il buon senso inizia ad emergere»
Sandro Zaffiri, segretario regionale Confael, ed ex consigliere regionale della Lega, che si era schierato a spada tratta in favore di una riconferma di Rodolfo Giampieri, parla di Baldassarri come di «un ritorno nelle Marche di un marchigiano che è riuscito a risolvere il problema di isolamento infrastrutturale della regione con la realizzazione della società Quadrilatero che oggi è in fase di completamento».
«Il buon senso inizia ad emergere» secondo Zaffiri e proprio il noto economista potrebbe rappresentare la soluzione giusta. «Il porto dei Romani non può essere “governato” da una persona che non è collegata alle conoscenze imprenditoriali del territorio e dello stesso Abruzzo, regione molto simile alle Marche. Ora aspettiamo – conclude – il provvedimento del Ministro per dare una risposta ai marchigiani che meritano un loro concittadino alla guida dell’Autorità portuale del Medio Adriatico».