ANCONA – Avvio dell’anno scolastico all’insegna del caos. Il 14 settembre dovevano essere pubblicate le nuove graduatorie dei docenti di seconda fascia per incarichi annuali e invece è ancora tutto bloccato. Il sistema informatizzato del Ministero si è inceppato per errori di gestione per cui le nuove graduatorie dei docenti di seconda fascia, che coprono migliaia di cattedre, non sono state pubblicate.
«Si tratta di una situazione insostenibile ed inaccettabile – dichiara Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche – come insegnante comprendo perfettamente il disagio dei colleghi, le difficoltà organizzative delle scuole e le preoccupazioni dei genitori. Come coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali, considerando che il fenomeno non è limitato a poche realtà ma tristemente comune a tutti i territori, scriverò al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti per chiedere di farsi carico della risoluzione di questo problema. È incredibile come nel 2018 con i sistemi informatici più avanzati a disposizione non si sia gestita per tempo una situazione che ormai è completamente sfuggita al controllo del Ministero».
In attesa della risoluzione dei problemi informatici i dirigenti sono stati autorizzati a nominare facendo riferimento alle vecchie graduatorie disponibili ma, quando le nuove graduatorie saranno pronte, il docente nominato sulla vecchia graduatoria potrebbe vedersi revocata la nomina a favore del collega avente diritto che lo precede nella nuova. Le conseguenze più gravi di questa situazione sono che gli studenti rischiano di avere un cambio di docente nel primo periodo di scuola, compromettendo la continuità didattica e subendo, specie nelle prime classi, un sicuro disorientamento. Inoltre i docenti nominati assumono servizio con la prospettiva di una possibile revoca nel giro di poco tempo, mentre gli aventi diritto si vedono compromesso da subito un atto di nomina dovuto. Infine il rimescolamento e l’alternarsi di docenti da un istituto ad un altro, per la necessaria revisione delle nomine sulla base delle graduatorie che dovranno essere pubblicate, rischia di creare ulteriore caos nell’organizzazione scolastica.