Ancona-Osimo

Il futuro è qui

Nasi artificiali, cyber security e migrazioni: quarantasei i progetti che hanno ottenuto il contributo biennale dell'ateneo dorico, pari a 3,5 milioni di euro

ANCONA – Nasi artificiali che si sostituiscono al fiuto del cane per scovare droga, esplosivi o dispersi; sensori wireless in grado di monitorare le costruzioni e il loro stato quando ci sono eventi eccezionali come sisma e alluvioni; dosimetro personale per misurare campi elettromagnetici a 50 Hz, cyber security nei servizi sanitari. Questi sono solo alcuni dei 46 progetti strategici che hanno ottenuto il contributo biennale dell’Università Politecnica delle Marche. Una somma di 3,5 milioni di euro che l’ateneo ha destinato alla ricerca.

Progetto sui campi elettromagnetici

Sono stati ammessi a finanziamento 11 grandi progetti (con almeno 10 partecipanti fino ad un massimo di 182mila euro) e 35 medi progetti (con almeno 4 partecipanti fino ad un massimo di 43 mila euro). «La ricerca scientifica è l’unico strumento per accrescere la conoscenza. Il confronto tra le diverse comunità accademiche può abbattere ogni pregiudizio e confine territoriale. Dalla conoscenza si possono sviluppare soluzioni innovative sia scientifico-tecnologiche sia sociali, ed è proprio in questo periodo che la ricerca di innovazione sociale assume un ruolo quanto mai importante – dichiara il rettore Sauro Longhi-. Convinti del valore assoluto che la ricerca ha nel potenziamento della conoscenza e nel rafforzamento della libertà di comprendere, abbiamo deciso di investire 3,5 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca strategici per l’Ateneo».

Tra i temi oggetto delle ricerche c’è quello delle migrazioni con uno studio sulla stima dell’età dei migranti forzati; la vulnerabilità delle spiagge e l’adattamento delle opere costiere e portuali ai cambiamenti climatici. Tra i progetti di ricerca anche quelli rivolti all’assistenza materno-infantile, cibo funzionale per contrastare obesità e diabete, sistemi di early warning ed app per l’evacuazione.