Ancona-Osimo

Numana, a bilancio 300mila euro per il dragaggio del porto

Il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Mirko Bilò dichiara la sua soddisfazione a seguito dell'approvazione del Bilancio di previsione 2023-2025 che permetterà il finanziamento

Tronco al porto di Numana

NUMANA – «Con l’approvazione del bilancio regionale abbiamo stanziato 300mila euro per il dragaggio del porto di Numana. Una scelta strategica per la crescita e lo sviluppo per l’intera Riviera del Conero, che è il simbolo di quell’asset dell’economia del turismo che tutte le regioni ci invidiano: la possibilità di passare, in una manciata di minuti, dai borghi storici al mare, dal mare alle colline e persino alle montagne». Il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Mirko Bilò dichiara la sua soddisfazione a seguito dell’approvazione del Bilancio Regionale di previsione 2023-2025 che permetterà il finanziamento del dragaggio del porto di Numana per una cifra pari a 300mila euro.

«Nel maggio scorso ho promosso l’approccio sinergico tra istituzioni e tecnici per il contrasto all’erosione della spiaggia di Sirolo e della falesia dell’area San Michele-spiaggia Urbani- Sassi Neri che si è concretizzato nell’accordo sottoscritto qualche giorno fa tra Università Politecnica delle Marche, Cnr e Comune di Sirolo per lo studio di fattibilità dell’intervento – ricorda Bilò -. Con l’approvazione dell’emendamento che finanzia con ulteriori 50mila euro il dragaggio del porto di Numana si è scelto di fare un passo in avanti per creare le condizioni per sviluppare quella visione, quelle sinergie e quegli interventi integrati e fattivamente risolutivi indispensabili per muoversi nel solco della buona politica nel nome delle Marche. Non si dà un contributo: si investe per far crescere il territorio Marche nel suo complesso. Il porto di Numana è storicamente la chiave di accesso dei diportisti alla Riviera del Conero e a una parte significativa dell’entroterra. Grazie alla lungimiranza del centrodestra, che ha istituito la legge regionale 14 sull’ittiturismo, di cui sono stato relatore, è anche uno dei luoghi deputati al turismo esperienziale di qualità. Stiamo lavorando con tutta la filiera di governo, a partire dall’amministrazione Tombolini, per uno studio funzionale e strutturale per soluzioni definitive. Investendo fortemente in infrastrutture e promozione, non possiamo continuare a comprimere le potenzialità della costa più nota e più mediatica per i disservizi e i danni causati dall’insabbiamento che compromette l’attività dei pescatori e fa approdare altrove i diportisti».