NUMANA – È stata una Pasqua all’insegna della solidarietà e del ricordo. I familiari di Gianmarco Compagnucci, la mamma Ivana, il babbo Mario, la sorella Ilaria con il cognato Gennaro, hanno donato alla Croce bianca di Numana una sedia portantina saliscendi scale motorizzata. Gianmarco, giovane numanese deceduto nel sonno a 28 anni lo scorso settembre, continuerà a vivere quotidianamente nel ricordo di tutte quelle persone che dovranno essere trasportate per mezzo di quella particolare sedia. Era stata la compagna a scoprirlo senza vita. Le offerte del funerale erano già state devolute in beneficenza.
«Grazie al nuovo supporto sarà ora possibile garantire la salita e la discesa delle persone con difficoltà o disabilità motoria in modo rapido e sicuro anche nelle scale più ripide e strette, riducendo gli sforzi degli operatori e soprattutto garantendo il massimo comfort possibile ai pazienti – dicono dalla Croce bianca -. Un sentito ringraziamento alla famiglia Compagnucci dalla onlus e da tutti gli operatori che vi prestano servizio a titolo volontario e non, perché questo gesto consentirà loro di lavorare in maniera ancora più efficiente e sicura nell’interesse di tutti i pazienti ed operatori».
Il lavoro delle assistenze a Pasqua
Intenso è stato il lavoro delle assistenze a Pasqua, tanto da scatenare polemiche da parte dei soccorritori. «Ci sono state diverse richieste di soccorso in contemporanea tra Numana e Sirolo. Due associazioni di volontariato (Croce Bianca di Numana e Croce Azzurra di Sirolo) convenzionate, due ambulanze ciascuna (una di prima partenza e l’altra “sostitutiva”), come richiesto dalla legge regionale per poter svolgere servizio di emergenza sanitaria 118, per un totale di quattro mezzi di soccorso disponibili ma una sola di queste ritenuta sufficiente e quindi autorizzata dall’Asur nell’arco delle 24 ore giornaliere nei territori di Numana e Sirolo e le restanti tre ferme nei garage – spiegano -. A Sirolo la centrale operativa del 118 ha fatto intervenire il solo mezzo territorialmente competente riconosciuto dei quattro mezzi disponibili (in questo caso quello della nostra associazione che era di turno). Il mezzo non era quindi disponibile per sopperire a tutte le altre chiamate provenienti da Numana. Pertanto la Centrale di Ancona soccorso è stata costretta a reperire ambulanze dagli altri territori, Loreto, Osimo, Camerano e Castelfidardo, lasciando così tutti questi Comuni senza ambulanze. Non solo: facendo intervenire mezzi di soccorso dai territori limitrofi e quindi, aumentando anche i tempi di risposta all’emergenza, è aumentato anche il rischio di incorrere in qualche incidente dovendo ricorrere poi all’invio di un ulteriore mezzo».