NUMANA – Stava nuotando con la maschera a poco meno di un metro e mezzo dalla riva a caccia di sassi e conchiglie quando, nello specchio d’acqua nei pressi dello stabilimento balneare “Numana Palace” di Marcelli di Numana, è stato attratto da un oggetto scuro che spuntava tra i sassi. Subito si è immerso con la maschera per raccoglierlo non immaginando che in realtà si trattava di un proiettile.
Protagonista dell’episodio, questa mattina 10 agosto poco prima dell’ora di pranzo, un bambino di 8 anni, che una volta raccolto il misterioso “tesoro” marino lo ha subito mostrato orgoglioso alla mamma che era a riva: «Guarda cosa ho trovato in acqua, sai cos’è mamma?»
La madre, intuendo che il misterioso oggetto potesse essere un proiettile, ha subito contattato i Carabinieri della Stazione di Numana ed ha avvisato il bagnino. L’ogiva, con tutta probabilità risalente alla seconda Guerra Mondiale, lunga circa 8 centimetri, è stata presa in consegna dai Carabinieri di Numana.
Si tratta della parte superiore di un proiettile calibro 50, meglio noto come 12.7, privo di carica esplosiva e quindi fortunatamente non pericoloso.
Ritrovamenti che avvengono con una certa frequenza nelle nostre zone dove gli aerei di rientro dalla Bosnia, durante il conflitto, scaricavano gli armamenti in mare. L’ultimo proiettile era stato trovato il 16 luglio scorso davanti allo stabilimento balneare Il Cucale, ma quella volta la spoletta era carica di esplosivo ed è stato necessario l’intervento degli artificieri.