Ancona-Osimo

Numana, rinvenuti rifiuti illeciti: scattano due denunce

I Carabinieri Forestali hanno accertato in un’area della zona industriale il deposito di circa 800 metri cubi di rifiuti terrosi frammisti a inerti di demolizione e scarti di lavorazione di materiale plastico, potenzialmente nocivo per l’ambiente

I rifiuti rinvenuti a Numana dai Forestali
I rifiuti rinvenuti a Numana dai Forestali

NUMANA – I militari della stazione Carabinieri Forestale – reparto a cavallo del Conero hanno accertato in un’area della zona industriale di Numana il deposito di circa 800 metri cubi di rifiuti terrosi frammisti a inerti di demolizione e scarti di lavorazione di materiale plastico, materiale potenzialmente nocivo per l’ambiente. Sono ancora frequenti infatti i ritrovamenti di rifiuti interrati che costituiscono in molti casi delle vere “bombe ecologiche” per le potenziali conseguenze negative che possono avere sull’ambiente.

Quei rifiuti in particolare provenivano da un lotto industriale vicino, ubicato sempre nella zona industriale di Numana, dove la ditta che l’ha in uso attualmente ha iniziato dei lavori di ristrutturazione di un capannone industriale e di sistemazione del piazzale antistante. Durante le operazioni di scavo nel piazzale sono venuti alla luce, per una profondità di circa due metri e una superficie di circa mille metri quadrati, rifiuti derivanti da attività industriale di stampaggio ed estrusione di materiale plastico presumibilmente prodotti dall’attività industriale in essere nello stabilimento fino a circa 15 anni fa. Risale a quel periodo infatti la cessazione della produzione: la ditta che la esercitava è poi fallita.

La nuova azienda che è subentrata recentemente nell’uso del capannone, anziché seguire le procedure previste dalla normativa vigente (per tutelare l’ambiente e prevenire possibili inquinamenti), cioè la redazione di un piano di recupero dell’area previa caratterizzazione dei rifiuti ed avvio di quest’ultimi allo smaltimento presso ditte autorizzate, ha iniziato ad estrarre i rifiuti e ad accantonarli in un’altra area senza autorizzazione, quindi in maniera illecita. I Carabinieri Forestali hanno provveduto a sequestrare l’area dove sono stati depositati i rifiuti e anche il piazzale dove questi sono ancora interrati chiedendo l’intervento dell’Arpam per la loro caratterizzazione e anche per escluderne la persistente pericolosità per l’ambiente.

Il responsabile della ditta che attualmente utilizza il lotto industriale dove sono interrati i rifiuti e che ha commissionato i lavori di scavo e trasporto degli stessi in un altro sito, assieme al responsabile della ditta esecutrice dei lavori, sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per gestione illecita dei rifiuti. A carico di quest’ultima ditta è stato operato anche il sequestro del camion utilizzato per il trasporto dei rifiuti. Le pene previste sono l’arresto fino a due anni e l’ammenda fino a 26mila euro. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura di Ancona e l’Arpam ha provveduto a valutare la natura dei rifiuti emanando prescrizioni per la loro rimozione.