Ancona-Osimo

Un nuovo movimento per Ancona, ecco le Liste Civiche: «L’obiettivo? Le Regionali»

Tra le fila dei Civici, pure l'ex poliziotto Angelo Gramazio: «Sono un uomo di Silvetti, farò da collante tra istituzioni e cittadini e mi batterò per la sicurezza»

La presentazione di stamattina

ANCONA – Un nuovo modo di fare politica passando dalle Liste Civiche. È questa la nuova sfida del neonato movimento anconetano, che prende le mosse dal soggetto politico osimano a trazione Latini. «Una politica di ascolto ampia e capillare verso i cittadini, con la capacità di risolvere questioni e problemi della città: si presentano camminando su queste sue linee direttive le Liste Civiche di Ancona, vicine al movimento latiniano ad Osimo».

Le nuove Liste Civiche di Ancona ne prendono il modello per trasferirlo qui, nel capoluogo dorico, con i vertici convinti che «il civismo sia non solo possibile all’interno della politica cittadina ma fondamentalmente necessario. In mezzo alle persone con la capacità di individuarne le istanze per dare risposte concrete: i vertici del movimento anconetano appena creatosi, aspirano a questo convinti che aprire la porta all’associazionismo ed al volontariato  da cui  molti di essi arrivano sia la chiave per poter dare una svolta anche alla politica di Ancona».

Dino Latini, presidente Assemblea Legislativa Marche

Un movimento totalmente nuovo quello di Ancona che, se assume a modello l’esperienza osimana, è pronto a tracciare i confini di azione sul capoluogo, intento a raccogliere le istanze dei cittadini nell’immediato e provare ad offrire soluzioni nel breve e lungo periodo: questo quanto sostenuto dai relatori della conferenza stampa.  Ancona conta quindi, da adesso, su una nuova forza che, al di là degli schieramenti, è pronta a lavorare seriamente per essa dandole il lustro che merita. Le Liste Civiche sono così preparate a muoversi anche nel perimetro dorico.            

Ad alternarsi, alla conferenza di oggi (30 agosto), alle 12, da Zucchero a velò, sono stati Guido Caruso, Daniele Ballanti, Sergio Santomo, Angelo Gramazio, che si sono messi a disposizione del movimento appena nato e della città per offrire la propria esperienza compiuta negli anni nel campo del professionismo o dell’associazionismo – ma anche del volontariato e dei comitati civici – per voler fare di Ancona una città ancora più vivibile, valorizzandone le potenzialità a livello turistico, culturale e, più in generale, economico.

Insieme a loro, chiaramente, il patron delle Civiche osimane, il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini, che ha fondato le Civiche nei primi anni Novanta: «La lista civica ad Ancona nasce soprattutto dalla volontà di creare uno spazio ed uno strumento per chi non si riconosce nei partiti tradizionali. Occorre costruire pertanto – ha detto il presidente – una rete che abbia un filo conduttore e punti di riferimento che possano contribuire a realizzare una struttura delle Civiche a livello regionale. Partire dopo Osimo, dal capoluogo, significa avere un riscontro molto importante e grande capacità d’attrazione».

Un momento della presentazione di oggi

«Arrivare alle regionali con una piattaforma dove il civismo  parla una sola voce e con questa voce va a confrontarsi con gli schieramenti politici classici significa aver già un programma e che esso è divenuto un momento di dibattito pluralistico. Questo, tra l’altro,  abbatte in qualche modo l’astensionismo poiché significa sviluppare il confronto, far nascere idee e suscitare dibattiti in un contesto come le civiche in cui il cittadino viene e si sente ascoltato. Ringrazio l’Udc di cui sono componente in consiglio regionale per credere fortemente in questo progetto», ha concluso Latini.

Tra di loro, lo dicevamo, anche un ex poliziotto, molto conosciuto ad Ancona, Angelo Gramazio. Tutti hanno condiviso come «l’obiettivo sia stare vicino ai cittadini, al di là dei colori politici». Gramazio si è definito «un uomo di Silvetti, da sempre molto vicino al tema della sicurezza. Non sono riuscito ad entrare in Comune e con questo progetto – le sue parole – vorrei continuare a stare vicino alle persone, ad ascoltare i loro bisogni e le loro necessità, facendo da collante tra istituzioni ed elettori, in un’ottica di collaborazione».

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