Ancona-Osimo

Nuovo punto vendita Creo a Osimo. I titolari: «Solo con nuove sfide si può crescere. Ecco come cambia la cucina marchigiana»

Si tratta del secondo punto vendita dopo Civitanova. Il titolare, Michele Cappelletti: «Ho iniziato a lavorare a 15 anni in fabbrica, con mio padre. Ora, vendiamo anche all'estero»

Al centro Michele Cappelletti, tra le dipendenti del nuovo punto vendita. A destra, il papà Sergio

ANCONA – Inaugurato il primo punto vendita Creo: si trova ad Osimo, in via Sbrozzola 28. Nel momento più nero per il commercio, Sergio, Michele e Marco Cappelletti hanno deciso di accettare una nuova sfida, «quella di rendere più belle le case marchigiane». Perché «nonostante la pandemia, solo buttandosi nel vuoto per raggiungere nuovi traguardi si può crescere».

Complessivamente, questo è il sesto punto vendita per Michele Cappelletti, nato e cresciuto a Treia, che – insieme al fratello Marco e al padre Sergio – è conosciuto in tutte le Marche coi suoi negozi Se.pa. arredamenti. «Con mio padre ho lavorato in fabbrica, alla Lube. Trascorsi dieci anni – spiega – ho realizzato il sogno di aprire dei miei punti vendita».

Michele e Sergio mostrano una cucina nel loro punto vendita

Il punto vendita Creo di Osimo (250 metri quadrati) è il secondo, nella regione, dopo quello di Civitanova. «Ma noi lavoriamo in tutta Italia e anche all’estero, negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Germania» – commenta papà Sergio. Che aggiunge: «Abbiamo assistenza gratis per sempre e puntiamo sulla qualità. Per noi, i clienti sono al primo posto».

Splendono le cucine nel nuovo show room vicino al Cargopier, che conta sei giovani dipendenti ed è già stato visitato da parecchi clienti. In sottofondo, la musica ci accompagna con un brindisi di benvenuto.

Il taglio del nastro, che ha avuto luogo ieri (13 Gennaio) ha dato il via a una tre giorni di festa, con promozioni che proseguiranno anche dopo domenica 16: «Le prime 30 cucine con 4 elettrodomestici (forno, frigo, piano cottura e lavastoviglie) avranno in omaggio o una lavatrice o un’asciugatrice. E comunque, per ogni cucina, regaleremo una televisione di ultima generazione o una rumba (una sorta di aspirapolvere robotizzato)».

Impossibile dimenticare i momenti rinchiusi in casa, nella propria cucina, a fare pane, pizza e focacce col lievito di cui si faceva incetta nei periodi più bui del covid. Era proprio la cucina il luogo della casa più vissuto ed «è successo che la gente si è stancata dei vecchi arredi, magari obsoleti e rovinati. Così, ecco l’esigenza di nuove cucine».

Una dipendente illustra ad una cliente la soluzione migliore

Ma come sono cambiate, negli anni, le cucine degli italiani? «Beh, ora sono più moderne e con un design più raffinato. Prima erano più rustiche» – dice Cappelletti, che però fa notare come lo stile retrò sia ancora richiesto – seppur in misura minore – per le case di campagna. I colori del 2022? «Beh, il bianco e il nero sono i grandi classici, ma la tendenza di quest’anno è il verde pastello ambrato e il rosa salmone».

Come scegliere la cucina ideale? «L’essenziale – secondo Cappelletti – è affidarsi a persone serie. Sì ad arredi belli, ma pratici e funzionali, non solo costosi e di lusso. Necessario è affidarsi ad arredatori professionisti».