ANCONA – L’ultimo colpo di genio dei teppisti ha ferito la fontana dei Cavalli di Piazza Roma. Con un oggetto contundente, l’altra notte, qualcuno ha scalfito la coda del pesce posto in cima all’opera progettata dall’artista barocco Lorenzo Darletti nel 1758 con sculture di Gioacchino Varlè. L’atto di totale scelleratezza è stato compiuto sicuramente con grande nonchalance da parte degli autori, perché il pezzo staccato della coda della statua è stato fato ritrovare proprio all’interno della fontana. Quasi a voler mettere la firma al gesto.
I continui raid
Ormai in città è diventata una triste prassi: i basamenti delle colonne del Monumento ai Caduti al Passetto che diventano bianchi figli di marmo per affiggere firme e frasi blasfeme, la scalinata di via Scosciacavalli deturpata, la cinta muraria del Duomo scarabocchiata. E si potrebbe andare avanti a lungo con l’elenco di stupidaggini compiute dalle gang di giovani teppisti che non risparmiano neanche i beni monumentali. Ma ciò che preoccupa è la mancanza di rispetto che, a vari livelli, colpisce una sfera più ampia della cittadinanza. Infatti, al di là dell’opera dei vandali, la fontana dei Cavalli si è trasformata, purtroppo, in un contenitore di rifiuti. Basta avvicinarsi per scorgere di tutto all’interno della vasca circolare: dai mozziconi di sigaretta alle cartacce, addirittura avanzi di cibo buttati quasi per intero e lasciati in pasto ai piccioni. Questo è il grado di civiltà che c’è in giro.
Più controlli
Non è bastata l’intimazione fatta i giorni scorsi dal sindaco Valeria Mancinelli: «adesso basta!» Avrebbe sbottato il primo cittadino. Tanto che l’amministrazione comunale ha rafforzato il numero delle spycam presenti in città: da 94 a 100, con l’aggiunta delle ultime 6 ancora da installare. «Troveremo i colpevoli e faremo pagare alle famiglie» afferma risoluto l’assessore alla sicurezza, Stefano Foresi. E se così fosse, saranno dolori veri per gli autori dell’assalto alla fontana, perché per il restyling delle statue è stata stimata una cifra che si aggira intorno ai 100 mila euro. Intanto l’associazione Ancos (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) costola della Confartigianato, si è già proposta di sponsorizzare parte dell’intervento elargendo ben 35 mila euro. La sponsorizzazione è già stata deliberata in giunta comunale.