ANCONA – Ecco “ArtisticaMente“, una mostra sulla bellezza realizzata dai pazienti con disturbi psichici aderenti al progetto Sollievo, un servizio messo a disposizione dal Comune dorico per le persone fragili. È quanto inaugurerà il 21 dicembre (ore 18), al Museo Omero di Ancona, con un’introduzione a cura del professor Rodolfo Bersaglia.
È stata la cooperativa sociale Ludus insieme all’associazione Forma Formante (presieduta da Maria Ausilia Gambacorta) ad organizzare l’iniziativa. Un format dall’approccio per così dire morbido, ideato dal fotografo anconetano Toni Pierdomè (anche lui di Forma Formante): «L’obiettivo è coinvolgere progressivamente e spontaneamente tutti i partecipanti al laboratorio, a prescindere dalle caratteristiche caratteriali di ognuno. La cosa ha subito funzionato e tutti i partecipanti hanno raggiunto un ottimo livello di coinvolgimento».
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E ancora: «La mission è quella di educare al bello, grazie alla fotografia, le persone fragili, che di bellezza ne hanno probabilmente vista poca nella loro vita. Il successo del laboratorio fotografico penso sia dovuto al fatto che, diversamente da altre situazioni, dove magari si parla necessariamente dei problemi di salute, qui si parla solo di cose belle e ci si diverte».
Venti le opere che saranno esposte: «Si tratta di persone che non hanno mai toccato una Reflex in vita loro» – prosegue Pierdomè, assistito durante tutto l’evento da Franca Mariotti. Il laboratorio di fotografia del Progetto Sollievo è nato nel 2023 ed è quindi alla seconda edizione. Il tema dello scorso anno era ´disegnare con la luce´, utilizzando la tecnica del Light Painting.
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Quest’anno invece il tema è ´il movimento´, adottando una tecnica fotografica conosciuta come ICM (Intentional Camera Movement), che consiste semplicemente nel muovere la fotocamera mentre si scatta con tempi lunghi.
«Il titolo ´ArtisticaMente – Ancona Impressionata´ è stato ispirato dal fatto che queste menti sono strane, diverse, ma al tempo stesso originali e artistiche – dicono gli organizzatori – Il sottotitolo sta ad indicare una atmosfera che ricorda lo stile Impressionista pittorico». Decisivo il contributo de direttore del museo Omero Aldo Grassini, nonché della professionalità di Annalisa Trasatti, esperta di storia e di arte. Tutti gli scatti sono stati realizzati ad Ancona.