Ancona-Osimo

Occupazione Marche, dopo cuochi e camerieri ora si cercano operai

Il 2020 si è aperto con una novità sul fronte dei bisogni del mercato del lavoro. Secondo la ricerca Excelsior, le imprese marchigiane faticheranno a trovare manodopera qualificata soprattutto nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche

ANCONA – Il  2020 si è aperto con una novità sul fronte dei bisogni occupazionali delle imprese marchigiane. Dopo diversi mesi in cui le professioni maggiormente richieste erano quelle dei cuochi, camerieri e delle altre professioni dei servizi turistici, questo inizio d’anno il borsino vede al vertice gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, per i quali le imprese hanno in programma 960 contratti di lavoro da attivare, e una crescita significativa di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione.

È quanto emerge dai dati dell’indagine Excelsior, condotta mensilmente da Unioncamere e Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, elaborati dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio delle Marche.

«Al di là della stima dei contratti di lavoro che le imprese intervistate hanno in programma di attivare quest’anno (complessivamente sono 10.660, in lieve calo rispetto al dato previsionale di gennaio 2018, ndr.), l’aspetto rilevante dell’indagine riguarda la richiesta di laureati e diplomati evoluti in settori chiave dell’economia regionale, che però sono ancora di difficile reperimento», dice il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini. 

Secondo la rivelazione Excelsior, infatti, le imprese marchigiane faticheranno a trovare manodopera qualificata soprattutto nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche e per progettisti, ingegneri e professioni assimilate, dove una posizione su due rischia di rimanere vacante;

«Viviamo nella società della conoscenza, gli imprenditori marchigiani stanno spingendo molto sulle nuove tecnologie e sul digitale e il sistema scolastico deve seguire questo trend – aggiunge il presidente – Vanno dunque rilanciati il ruolo e la centralità soprattutto dell’istruzione tecnica e professionale. Come Camera di Commercio confermeremo anche quest’anno il contributo per la realizzazione di attività di formazione e informazione presso gli Its marchigiani».

Secondo Andrea Santori, componente della giunta camerale, «l’istruzione tecnica e professionale sono il luogo specifico di costruzione di una nuova alleanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro, ma anche il luogo dove partire per affrontare la sfida globale dell’innovazione e della competitività».

L’attività della Camera di Commercio dedicata all’orientamento al lavoro e alle professioni prevede per quest’anno anche i corsi per l’auto imprenditorialità “Parti con noi” e il calendario formativo di “Crescere in digitale”, destinati ai giovani fuori dai percorsi di studio e inoccupati, il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, con l’erogazione di contributi alle imprese che decidono di ospitare gli studenti in azienda.