Ancona-Osimo

Odissea sul Freccia Bianca, interrogazione parlamentare di Lodolini

Viaggio di 5 ore da Roma a Falconara e vagone ristorante poco rifornito, senza nemmeno acqua e caffè. Il deputato Emanuele Lodolini racconta quanto accaduto sulla tratta ferroviaria Roma- Ravenna

ANCONA- Viaggio di 5 ore da Roma a Falconara e vagone ristorante poco rifornito, senza nemmeno acqua e caffè. Odissea sul Freccia Bianca Roma-Ravenna per l’on. Emanuele Lodolini che annuncia un’interrogazione parlamentare. Il deputato anconetano ha raccontato la spiacevole avventura ieri (8 agosto) e dopo l’ennesimo disservizio sul treno, ha deciso di parlare personalmente con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per informarlo della situazione.

«In questo periodo risulta davvero complicato viaggiare lungo la tratta ferroviaria Ancona-Roma e Roma-Ancona. Lo dico riconoscendo certamente alcuni importanti miglioramenti apportati relativamente ai mezzi e ai tempi di percorrenza della stessa tratta. Così come importante è stata l’inaugurazione del doppio binario sulla tratta Montecarotto – Castelbellino – Castelplanio – Cupramontana. La Orte – Falconara è una delle infrastrutture più importanti e strategiche per la Regione Marche, un vero ponte fra Ancona e Roma, fra l’Adriatico e il Tirreno. Il mio impegno e la mia iniziativa è di aprire presto nuovi cantieri – afferma Lodolini-. Tuttavia da agosto risulta che il treno Freccia Bianca Roma – Ravenna parte alle 16.55 e varie volte a Orte viene deviato con motivazioni diverse verso la linea Terontola per poi tornare a Foligno. La deviazione dovrebbe, secondo l’annuncio, allungare il viaggio di circa 40 minuti mentre la percorrenza supplementare è di oltre 1 ora e 30. Risultato: da Roma a Falconara la durata del viaggio già allungata in origine a 3,5 ore anziché 2,45 – è di oltre 5 ore.

Emanuele Lodolini, deputato Pd

Inoltre il vagone ristorante risulta spesso sprovvisto di generi alimentari primari nonostante la pubblicità dagli altoparlanti: addirittura senza acqua e caffè come ieri. Le motivazioni addotte sono diverse e varia dall’impossibilità di rifornimento a Terni vista la deviazione a Orte a furti nel magazzino della ditta fornitrice di Ravenna che da oltre un mese impedirebbe alla stessa di rifornire il convoglio. Oltre a me  c’erano a bordo almeno altri 300 passeggeri. Trenitalia dovrà dare risposte precise al Ministro ed al Governo nel rispetto di tutti coloro, come me, che scelgono di avvalersi di un servizio e che hanno diritto a tempi certi e condizioni di viaggio decorose».