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Olimpiadi, Tamberi a Parigi dopo la paura: «Domani la gara più difficile di tutta la mia vita»

Il campione e portabandiera azzurro è nella capitale francese, dopo l'allarme per febbre alta e sospetto calcolo renale. Su Instragram scrive: «Ho bisogno di sapere in quanti scenderanno in pedana al mio fianco»

Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo con il presidente Sergio Mattarella e con Giovanni Malagò, foto Quirinale

Gianmarco Tamberi è arrivato a Parigi, dove è previsto che nella mattina di domani 7 agosto (ore 10) scenda in pedana per affrontare la prima giornata di gara, quella dedicata alle qualificazioni alla finale in programma sabato 10, della prova di salto in alto delle Olimpiadi 2024.

Il campione e portabandiera azzurro nella cerimonia di apertura dei Giochi parigini, è atterrato nel tardo pomeriggio di ieri all’aeroporto Charles De Gaulle della capitale francese, dopo l’allarme che il giorno prima ne aveva fatto saltare la partenza e destato apprensione in appassionati e appassionate: a tre giorni dal debutto olimpico, febbre alta e sospetto calcolo renale per Gimbo, a caccia sulla pedana di Parigi di un oro che sarebbe uno storico secondo consecutivo alle Olimpiadi che nessuno ha mai centrato nel salto in alto.

«Come sto? Stavo meglio  qualche giorno fa – riferisce Rainews.it le parole di Tamberi al suo arrivo a Parigi – stamattina (ieri 5 agoso, nda) mi sono svegliato che avevo 38 di febbre, adesso con la cura farmacologica sembra che stia  scendendo. Il rene non mi fa più male come due giorni fa, quando ho  sentito una fitta veramente lancinante, anche se ho ancora un po’ di  fastidio. Speriamo bene. Ringrazio tutti quanti per il sostegno e  l’affetto ricevuto sui social in questi giorni. E’ andato oltre le  aspettative, farò di tutto per meritarmelo».

E su Instagram, a metà pomeriggio, l’invito a sostenerlo domani: «Challenge accepted! Domani sarà molto probabilmente la gara più difficile di tutta la mia vita. Ora non si tratta più di sapere come io stia, ma di che cosa sarò in grado di fare! Lotterò con tutto me stesso, certo che il lavoro fatto fino a 3 giorni fa non può essere sparito nel nulla. Ho sempre detto che il cuore e la testa fanno la differenza, ora semplicemente è arrivato il momento di dimostrarlo! Ore 10.05 am, so che non dovrei chiedervelo, ma adesso come adesso ho davvero bisogno di sentire il vostro sostegno. Ho bisogno di sapere in quanti domani mattina scenderanno in pedana al mio fianco. Voi siete la mia forza, e ora, di quella forza, ne ho bisogno più che mai».

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