ANCONA – Tornano ad Ancona le opere dell’antica chiesa della Misericordia. Dopo Caravaggio, Ecce Homo e Steve McCurry, oggi pomeriggio alle ore 17.30 sarà inaugurata la mostra “Olivuccio di Ciccarello, dai Musei Vaticani ad Ancona”, presso il museo diocesano Mons. Cesare Recanatini (piazzale Duomo). Saranno presenti il cardinale Edoardo Menichelli, il direttore del museo don Luca Bottegoni e i curatori della mostra, Nadia Falaschini e Diego Masala.
La mostra è dedicata all’artista originario di Camerino, attivo tra fine ‘300 e inizio ‘400 nella regione e ad Ancona. La vicenda del pittore è stata per diversi anni al centro di un giallo: tutte le sue opere, infatti, erano state attribuite ad un inesistente artista, il fantomatico Carlo da Camerino. Olivuccio, il pittore senza opere, venne riscoperto in tempi recenti (2002) e la sua storia riscritta.
L’evento è anche un’occasione per ripercorrere, grazie ad una sezione multimediale, alcuni luoghi del centro storico di Ancona devastati e, in parte, cancellati dall’ultimo conflitto bellico. Al centro del percorso espositivo ci sono infatti le opere di Olivuccio provenienti dall’antica chiesa di Santa Maria della Misericordia (1348), situata in zona porto (attuale piazza Dante Alighieri) e distrutta durante i bombardamenti. Eccezionale quindi il prestito dei Musei Vaticani che vede il ricongiungimento dei dipinti di questa chiesa: le due tavole lignee figuranti “Opere della Misericordia” di Olivuccio si riuniranno agli altri dipinti dello stesso autore già presenti nel Museo Diocesano. Con il biglietto della mostra, sarà inoltre possibile l’ingresso gratuito alla Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona dove è possibile ammirare altre opere di Olivuccio.
La mostra corona e conclude una ricca serie di iniziative realizzate in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco e affronta il tema attraverso un percorso di riflessione sulla particolare devozione alla Madonna della Misericordia della comunità cristiana di Ancona. Non solo: le tavole di Olivuccio di Ciccarello, prestate dai Musei Vaticani, sono le opere più amate dal papa perché qua, per dirlo con le parole del Santo Padre, «gli scartati della società si sono affermati come attori principali della rappresentazione». La mostra sarà aperta dal 4 marzo al 4 giugno: sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, con visite guidate.