Ancona-Osimo

Omicidio via Crivelli, la Cassazione conferma la condanna a 16 anni per la figlia delle vittime

I difensori della minorenne: «Era preparata, rassegnata. Speriamo che continui ad avere questo atteggiamento anche in futuro perché quando si tocca con mano la realtà, e quindi che ormai la condanna è definitiva, è un'altra cosa»

Antonio Tagliata
Antonio Tagliata

ANCONA- A due anni esatti dall’omicidio di via Crivelli è arrivata la condanna definitiva a 16 anni di reclusione per la figlia dei coniugi Giacconi, accusata di concorso con l’ex fidanzato Antonio Tagliata dell’assassinio dei suoi genitori, Fabio Giacconi e Roberta Pierini, avvenuto nel loro appartamento il 7 novembre 2015. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali della minorenne, gli avvocati  Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia, confermando la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Ancona, sezione Minorenni, lo scorso gennaio. In quell’occasione i giudici le avevano inflitto una condanna a 16 anni di carcere, riducendo di due anni la pena decisa in primo grado.

«Sono stati respinti tutti i nostri motivi di ricorso. Lo avevamo incentrato sulla differenza di ruolo della ragazza che era emerso nel primo e nel secondo grado. Ci speravamo molto», riferisce l’avv. Sfrappini.

La diciassettenne (tra qualche settimana compirà 18 anni) è detenuta nel carcere minorile di Nisida (Napoli). «La ragazza era preparata, rassegnata. Credo che questo sia l’atteggiamento giusto per non farsi false illusioni. Adesso vediamo come reagirà. Spero che continui ad avere questo atteggiamento anche in futuro perché quando si tocca con mano la realtà, e quindi che ormai la condanna è definitiva, è un’altra cosa», commenta il difensore della minore.

I Giacconi si opponevano alla relazione dei due e l’incontro nell’appartamento di via Crivelli si trasformò in litigio. Antonio Tagliata sparò con la pistola calibro 9X2 che aveva mostrato alla fidanzata prima di salire in casa. Il giovane, reo confesso e autore materiale dell’omicidio, è stato condannato a 20 anni di reclusione in primo grado, ed è pendente il processo d’appello.