ANCONA – La variante Omicron 5 oltre a colpire duro tra la popolazione, sta assottigliando anche le schiere degli operatori sanitari dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Alla data del 27 luglio, sono 88 i dipendenti dell’azienda ospedaliera, assenti dal lavoro perché hanno contratto il Covid, di questi 42 sono medici e 15 infermieri.
Con la variante ormai prevalente nelle Marche, i contagi hanno registrato un’impennata e, anche se l’incidenza sta calando, l’effetto sul fronte dell’occupazione ospedaliera non è ancora visibile: il reparto di Malattie Infettive è ancora pieno e il Pronto Soccorso è travolto sia dagli accessi Covid come anche da incidenti e traumi.
«Un numero (quello dei sanitari sospesi) che di per sé non sarebbe elevato – fa notare il direttore amministrativo Antonello Maraldo – visto che ci sono stati periodi in cui abbiamo avuto l’assenza anche di 120 dipendenti, ma che unito alle ferie estive, doverose per il riposo dei sanitari, e alla carenza di sanitari, crea comunque qualche difficoltà, che viene superata con l’organizzazione e soprattutto con il lavoro encomiabile di medici e infermieri che spesso si sobbarcano turni oltre orario per coprire i colleghi positivi e quelli in ferie».
Accanto a questo c’è anche il tema delle sospensioni dei sanitari non vaccinati contro il virus, che gravano ulteriormente sulla carenza di sanitari, con l’ondata di ricoveri che ancora non si placa e con il Pronto Soccorso sotto pressione.
«I sanitari attualmente sospesi – dice – sono 36, alcuni infatti nel frattempo hanno contratto il Sars-Cov-2 e sono potuti rientrare il servizio con il Super Green pass, che per questa categoria di lavoratori è ancora in vigore». Nelle schiere dei 36 sospesi, senza remunerazione, ci sono 2 medici, 14 infermieri, 10 Oss, 4 amministrativi e tecnici e 2 ausiliari, oltre a 4 operatori tecnici.