L’operazione Cashback si fermerà il 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il ‘superpremio’ da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori. Lo ha deciso la Cabina di Regia tra fra le varie forze di maggioranza, con la mediazione del Premier Mario Draghi, che si è tenuta ieri sera – 28 giugno – a Palazzo Chigi. Viene quindi cancellata l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno sul meccanismo di rimborso di Stato del 10% sulle spese con carte, bancomat e app.
Il programma avviato nel 2020 dal Governo Conte sul bonus nato per favorire le forme di pagamento elettronico presso professionisti ed esercizi commerciali (ad esclusione di acquisti online), si avvia dunque a conclusione, dopo soli due cicli di rimborsi: il primo, a dicembre, con i rimborsi dell’Extra Cashback di Natale, ed il secondo relativo al primo semestre 2021, per le spese effettuate dal 1 gennaio al 30 giugno.
Dai dati provvisori sulla app IO, sul primo semestre 2021, emerge che ci sono 7,86 milioni di cittadini con transazioni valide (per un totale di 726 milioni di transazioni elaborate), di cui 5,9 milioni che, con all’attivo 50 e più operazioni, hanno già maturato il diritto a ricevere un rimborso fino a 150 euro. I numeri potrebbero salire e servirà qualche giorno anche dopo la fine del semestre per i risultati ufficiali. Ci sono infatti al momento 1,9 milioni di utenti che hanno effettuato tra 1 e 49 operazioni e che potrebbero accumulare altri acquisti entro mercoledì in modo da raggiungere le 50 transazioni, cioè la soglia minima che consente di ottenere il cashback. Per entrare invece nella classifica dei 100 mila (quelli con il maggior numero di transazioni nel periodo) che avranno il Super Cashback da 1.500 euro, al momento bisogna aver fatto più di 689 transazioni. I rimborsi, che arriveranno direttamente sul conto corrente, sono attesi per agosto (il regolamento prevede l’erogazione entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo).
Il maggior numero di operazioni viene fatto per acquisti tra i 25 e i 50 euro (il 21,4%): in particolare, lo scontrino medio di chi acquista partecipando al Cashback è di 35,6 euro. Sempre più si ricorre alla moneta elettronica anche per acquisti minimi: il 16,2% delle transazioni è relativo ad importi inferiori ai 5 euro (era appena il 6,5% durante la sperimentazione di Natale). Le transazioni per importi da 5 e 10 euro sono al 14,1%, tra 10 e 15 euro arrivano al 11,7%. La percentuale più bassa di transazioni è per importi superiori ai 300 euro (0,84%).
Dall’inizio del programma ad oggi sono già 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito, con un totale di 790 milioni di transazioni elaborate e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Numeri in forte crescita rispetto alla fase sperimentale, che si è conclusa a fine dicembre, dopo poco meno di un mese, con 5,8 milioni di cittadini iscritti, 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronici registrati, oltre 63 milioni di transazioni effettuate, oltre 222 milioni di rimborsi per 3,2 milioni di persone, per un importo medio di circa 69 euro a testa. Nel corso di questi mesi si è anche intervenuti con qualche ‘aggiustamento’ al sistema, come le modifiche anti-furbetti, per evitare i micro-pagamenti presso lo stesso esercizio commerciale, una pratica a cui qualcuno ricorreva per raggiungere più facilmente il numero minimo di transazioni e ‘scalare’ la classifica del Super Cashback.