ANCONA- Opere, manutenzioni e servizi alla persona. Sono i tre binari paralleli sui cui si muoverà l’amministrazione Mancinelli nei prossimi cinque anni. Oggi (3 settembre) in Consiglio Comunale il primo cittadino ha presentato gli indirizzi di governo 2018-2023. Un documento sintetico, 12 pagine divise in sei capitoli, che descrive le principali azioni che saranno messe in campo in continuità con quanto fatto nel precedente quinquennio e con quanto proposto nel programma di governo presentato agli elettori.
«Il programma tiene in considerazione le esigenze dei cittadini, le risorse a disposizione, senza fare promesse che poi non si riescono a mantenere» afferma il sindaco Valeria Mancinelli.
Il primo binario è rappresentato dalle opere, dai grandi progetti del piano strategico. Si parte dal Waterfront per il quale ci sono finanziamenti europei. «È in corso la progettazione della nuova illuminazione dalla Lanterna Rossa fino a Porta Pia. Inoltre, ci stiamo attrezzando per procedere alle gare relative al trasporto pubblico elettrico nella zona del porto antico e per l’ultima tranche di restauro della Mole sono stati appaltati 8 milioni di euro- spiega il primo cittadino-. È in fase di partenza l’intervento di riqualificazione di Borgo Pio, agli Archi per il quale avevamo partecipato nel 2015 ad un bando che ci ha visti arrivare secondi ed ottenere un finanziamento di circa 3 milioni di euro. Abbiamo approvato il progetto esecutivo e siamo in fase di appalto. Vanno avanti gli interventi del Lungomare Nord. Ferrovie dello Stato sta presentando il progetto definitivo e dopo l’esame da parte dei vari enti, si procederà all’appalto dei lavori».
Tra i progetti strategici è compresa anche la riqualificazione di Archi e Palombella, i cui finanziamenti sono attualmente bloccati dopo l’approvazione in Senato dell’emendamento al Decreto Milleproroghe. Tra gli impegni dell’amministrazione anche l’attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto a febbraio 2017 con il Ministero delle Infrastrutture, Anas, RFI, Regione e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale per la realizzazione dell’ultimo miglio di collegamento della viabilità statale al porto e l’avvio dei lavori per il raddoppio della variante alla SS 16 da Falconara a Torrette.
Nel capitolo dedicato ai grandi progetti ci sono anche la riqualificazione del Mercato delle Erbe e del Mercato di Piazza D’armi, nonché lo Stadio Dorico. Altro tema centrale è la mobilità sostenibile.
«Abbiamo già in capo progetti finanziati avendo vinto bandi nazionali ed europei e che stiamo già cominciando ad attuare. Per altri siamo in fase di progettazione: dalla riorganizzazione delle linee del trasporto pubblico locale alla realizzazione dell’anello filoviario per il quale abbiamo già stanziato soldi a bilancio».
Il secondo binario degli indirizzi di governo 2018-2023 riguarda le manutenzioni ordinarie relative ai beni e agli spazi pubblici. «Per le manutenzioni nei cinque anni passati abbiamo progressivamente destinato maggiori risorse, recuperate di anno in anno, con l’efficientamento della macchina comunale. Destineremo fondi specifici per edifici scolastici e aree verdi della città» dichiara il sindaco».
E ancora spazio al decoro con tanto di sanzioni in arrivo per i cittadini incivili, vandali e operatori economici che non rispettano le basilari regole della convivenza. Sicurezza con il potenziamento della Polizia Locale e la distribuzione degli agenti in tutti i quartieri della città e l’immissione di impianti di videosorveglianza. Per quanto riguarda i rifiuti, l’amministrazione Mancinelli intende proseguire il percorso che porta al gestore unico provinciale e annuncia la messa a punto del sistema di raccolta differenziata per arrivare nel quinquennio a competere con le migliori performance nazionali.
Il terzo binario di azione illustrato dal sindaco sono i servizi alla persona, ovvero il capitolo dedicato a casa, sanità, politiche sociali e pari opportunità. Relativamente alla sanità, l’azione di governo prevede di promuovere presso la Regione, la riorganizzazione e il potenziamento della rete di emergenza-urgenza; Nuovo Salesi; Presidio Unico Area Vasta; riconversione Inrca della Montagnola in ottica di servizi alla terza età; integrazione ospedale-territorio per percorsi assistenziali; ampliamento dell’offerta sanitaria pressol’ex Umberto I; potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata e di altri servizi territoriali socio-sanitari. Inoltre, incremento della dotazione di posti in strutture residenziali e semi residenziali delle aree sanitarie extraospedaliera e sociosanitaria.
Tra gli altri capitoli, quartieri e frazioni, giovani e sport; profilo culturale, turismo ed eventi. L’ultimo è dedicato al porto, al commercio e alle imprese. In particolare, relativamente allo scalo dorico, si legge nel documento, «siamo parte attiva nel disegno del nuovo piano regolatore del porto di Ancona: il completamento della banchina rettilinea, la demolizione dei silos, il ritorno al pieno utilizzo di tutti gli attracchi del Molo Sud, il recupero dello spazio dell’ex Bunge, che aprono nuove prospettive di sviluppo per le attività commerciali e nuove occasioni per recuperare alla città aree del porto storico». E ancora, la riqualificazione del Mercato Ittico e la creazione del nuovo centro servizi e biglietteria all’ex Fiera della Pesca. Sostegno al turismo e alla cantieristica per l’incremento dell’occupazione.
Dall’opposizione piovono critiche per gli indirizzi di governo in programma per i prossimi cinque anni. «Ho raffrontato gli indirizzi di questo Governo con quelli depositati all’alba della Sindacatura 2013. Il raffronto è imbarazzante. Solo 12 paginette contro le 38 del documento del 2013» commenta la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Daniela Diomedi.
«Vogliamo fare di Ancona una città turistica oppure no?», domanda la consigliera della Lega, Maria Grazia De Angelis -. «Io mi sento a disagio ogni qualvolta incontro i turisti. Non abbiamo a disposizione cartelli, trasporti adeguati, informazione. Ad esempio che cosa si può trovare nel Parco del Cardeto non è segnalato. Ancona è una città da vivere, non da morire».