Ancona-Osimo

“Orientamento, impresa e territorio: un futuro da costruire”. Confindustria Ancona punta sui giovani – VIDEO

Un confronto tra mondo del lavoro e della scuola, nel segno della progettualità e della fiducia nei giovani. L'appuntamento si è svolto nella sede di Confindustria Ancona

L'evento “Orientamento, impresa e territorio” che si è svolto nella sede di Confindustria Ancona
L'evento “Orientamento, impresa e territorio” che si è svolto nella sede di Confindustria Ancona

ANCONA – “Orientamento, impresa e territorio”: Confindustria Ancona crede nel potenziale dei giovani per costruire il futuro e invita istituzioni, mondo del lavoro e della scuola ad un confronto. L’appuntamento si è svolto nella sede di Confindustria Ancona in via Roberto Bianchi. Ad aprire i lavori, il presidente di Confindustria Ancona Diego Mingarelli, che ha introdotto la giornata di riflessione sui progetti fatti con le scuole del territorio e ha parlato del valore del talento dei ragazzi. Confindustria Ancona nel corso degli anni ha formato 11.500 studenti con la collaborazione delle imprese. A illustrare poi i tanti progetti portati avanti nel corso degli anni da Confindustria Ancona è stato il vicepresidente delegato per i rapporti con le scuole Michele Casali

«Crediamo nel talento dei ragazzi – ha detto Casali – portiamo avanti numerosi progetti per ridurre la distanza tra l’education e il mondo del lavoro…».
Confindustria guarda con attenzione al mondo della scuola, ritenendo che dai banchi fino alle università si possa sviluppare il potenziale dei giovani. Un importante momento di confronto per rafforzare il collegamento tra mondo del lavoro e mondo dell’Education, con l’obiettivo di lavorare insieme per progettare un futuro migliore per i nostri ragazzi. 
Non sono volute mancare a questo importante appuntamento l’assessore regionale Chiara Biondi e la rappresentante dell’ufficio scolastico regionale professoressa Carmina Pinto. 

Tanti e variegati anche i progetti di Confindustria Ancona raccontati in prima persona dagli imprenditori, ma per capire meglio le complesse dinamiche del mondo giovanile, anche nel rapporto con il mondo del lavoro, la parola è andata al noto pedagogista Daniele Novara, autore, counselor e formatore, fondatore della Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP).
«Sono un pedagogista senior – ironizza Novara – è fondamentale portare in azienda gli insegnanti, che sono soggetti particolari. Il mondo delle aziende ha bisogno di creare attrattività e appeal, ma il problema è della scuola. Il 70% dei metodi scolastici è basato sulla frontalità assoluta e sull’idea che per fare lezione serve solo spiegare. Ma questo non ha una valenza scientifica. La scuola va svecchiata a livello metodologico. Abbiamo bisogno di una scuola che valorizza la collaborazione e il lavorare insieme, non sul copiare ma sull’imitare. L’apprendimento è in primis educazione». E di educazione ha anche parlato riferendosi alle famiglie moderne, fatte spesso di minori adultizzati e adulti immaturi. «Questo è lo specchio della società narcisistica che tiene i bambini in una preziosità eccessiva. Gli adulti facciano gli adulti, non abbiamo bisogno di padri peluche e genitori compagni di giochi ma di figure autorevoli». Alla giornata hanno preso parte i dirigenti scolastici e i rappresentanti degli istituti IIS Podesti-Calzecchi Onesti di Ancona, l’Istituto Comprensivo di Filottrano, IIS Lang Meucci di Osimo, liceo Galilei di Ancona, IIS Marconi Pieralisi di Jesi e Istituto Corinaldesi Padovano di Senigallia.