Ancona-Osimo

Osimo, l’Associazione Camera Minorile Dorica chiude “l’anno della legalità” a scuola

Veri protagonisti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei tre istituti comprensivi della città di Osimo e della scuola secondaria di secondo grado “Laeng-Meucci”, sede di Osimo

Il "Laeng" di Osimo
Il "Laeng" di Osimo

OSIMO – Giunti al termine dell’anno scolastico, è possibile stilare un bilancio, sicuramente positivo, dell’attività dell’Associazione Camera Minorile Dorica, relativa alla promozione nelle scuole della cultura della legalità, che si è articolata in 20 incontri. Veri protagonisti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei tre istituti comprensivi della città di Osimo e della scuola secondaria di secondo grado “Laeng-Meucci”, sede di Osimo. Ormai da qualche anno gli avvocati dell’Associazione, Paolo Mengoni, Donatella Balenai e Elisa Pavoni, hanno avviato un percorso di sensibilizzazione su tematiche di interesse per il mondo giovanile, che ogni anno si arricchisce e rinnova, grazie anche alle sollecitazioni e suggerimenti che arrivano direttamente dai ragazzi.

I temi

I temi trattati, diversificati in base all’età degli studenti, sono stati i più vari: dal percorso di formazione delle leggi, all’analisi dei principali organi costituzionali; dal bullismo, al cyberbullismo fino ad affrontare argomenti di più stretta attualità, quali le baby gang, l’uso-abuso degli stupefacenti e tutto ciò che gravita e intorno al mondo giovanile, affrontando ed analizzando anche i principali fatti di cronaca avvenuti nel corso dell’ultimo anno. Con particolare attenzione è stato trattato l’argomento della violenza sulle donne, con approfondimenti, durante i quali gli studenti, dimostrando una adeguata consapevolezza del fenomeno, hanno dato vita a dibattiti molto sentiti e costruttivi, fornendo anche il loro punto di vista su aspetti quali le limitazioni della libertà (ad esempio il controllo del telefono o la condivisione di password social).

Gli avvocati dell’associazione hanno evidenziato quali sono i comportamenti dai quali trarre i campanelli di allarme, in modo da poter fornire loro i primi strumenti per riconoscere con anticipo possibili situazione di pericolo.

Particolarmente sentita e partecipata è stata poi l’esperienza di visita al carcere di Montacuto: gli avvocati dall’Associazione hanno accompagnato una classe di seconda superiore in una visita all’interno dell’Istituto penitenziario di Ancona, durante la quale i ragazzi hanno incontrato ed interagito con il personale di Polizia, gli educatori e ascoltato le storie personali di alcuni detenuti. Oggi è la stessa associazione a ringraziare i dirigenti scolastici che hanno permesso di incontrare i ragazzi, gli insegnanti per la preziosa collaborazione e la preparazione dei loro studenti e soprattutto i ragazzi per l’attenzione e l’entusiasmo con cui partecipano agli incontri.

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