OSIMO – Si va al ballottaggio a Osimo per la scelta del sindaco. Il 23 e 24 giugno si contenderanno la poltrona di sindaco Michela Glorio, candidata del centrosinistra, oggi al primo posto con 4.020 voti per 39,47 per cento (dato disponibile alle 22.30 di oggi, 10 giugno, con 19 sezioni su 33 scrutinate) assieme alle otto liste Ecologia e Futuro, Energia Nuova, Michela Glorio sindaco (la personale della candidata), Movimento 5 Stelle, Osiamo, Partito Democratico (con candidato il sindaco uscente Simone Pugnaloni), Popolari per Osimo, Uniti per Michela Glorio sindaco (Psi), seguita da Francesco Pirani che ha raggiunto il 34,83 per cento (3.548 voti) con le nove a sostegno, Su la testa (una delle Liste civiche storiche con capolista l’ex sindaco Stefano Simoncini), Pirani sindaco (la personale di Pirani), Patto sociale per Osimo, Osimo democratica e solidale, Lista Latini (Udc, con il leader Dino Latini candidato), Civiche Marche, Forza Osimo, Green, Fratelli d’Italia. Fuori dalla corsa Sandro Antonelli con 2.618 voti (il 25,70 per cento) e le sue sette liste, Osimo al centro, Rinasci Osimo, Osimo libera (esponenti di Forza Italia e Lega senza simbolo), Progetto Osimo, Osimo futura (le due di Achille Ginnetti, candidato nella prima), Civitas civici – Azione, Tratto Comune.
Il risultato
L’affluenza è stata del 60,57 per cento (19.425 votanti). Nella sala Maggiore del Comune oggi è stato allestito il maxischermo per visionare i risultati in tempo reale. Un ritardo insolito quello che sta sopportando la città di Osimo nello scrutinare le schede elettorali, proprio come cinque anni fa. Ogni scheda viene visionata più volte per non incorrere nel problema sopraggiunto nel maggio 2014, in errori di valutazione che potrebbero pregiudicare l’esito delle elezioni. Già dalla prima sezione uscita comunque, alle 17, quella di Borgo San Giacomo in centro, Glorio era in vantaggio con il 44,72 per cento, a seguire Pirani 35,83 e Antonelli 19,44. Sarà proprio Antonelli con il suo gruppo a questo punto a fare da ago della bilancia al ballottaggio. Sicuramente la scissione del centrodestra ha portato a tale risultato: se fosse stato compatto, magari, avrebbe primeggiato.