OSIMO – Il capogruppo del gruppo consiliare osimano “Liste Civiche –Su la testa” Dino Latini ha sintetizzato la posizione del movimento da lui guidato sulla vicenda che ha portato alla caduta del governo di Osimo oggi (14 dicembre) nel corso di una conferenza stampa con i consiglieri comunali Filippo Zagaglia, Marco Monteburini ed Emanuele Carpera.
Le parole di Latini
«Il sindaco Francesco Pirani si è dimesso di sua spontanea volontà. Le Liste Civiche non hanno avuto alcuna responsabilità in questo gesto – ha detto -. C’è grande amarezza nei confronti dei cittadini per tutto ciò che avremmo potuto fare e per la fiducia che ci avevano accordato. C’è un’amarezza tangibile anche verso il governatore Francesco Acquaroli, che dal punto di vista umano e istituzionale ha garantito il percorso intrapreso per governare Osimo dopo dieci anni di centro-sinistra. Purtroppo non è servito a nulla garantire che avremmo votato tutte le delibere e neppure le dimissioni dei quattro consiglieri. Non abbiamo mai sfiduciato il sindaco, né abbiamo mai votato contro delibere sui grandi temi importanti per Osimo, così come non abbiamo mai messo in atto un percorso per far cadere l’amministrazione. Secondo noi, il sindaco aveva tutte le condizioni favorevoli per proseguire il suo percorso amministrativo».
La responsabilità
Poi ha continuato: «La nostra responsabilità è di non aver espresso una posizione diversa dai nostri punti programmatici. Non potevamo votare l’aumento della Tari né dell’acqua, né degli impianti di biometano, né le antenne, punti sui quali abbiamo espresso sempre grande coerenza e coscienza. Avevamo avvisato il sindaco che avremmo votato contro l’aumento della Tari e lui non ci ha mai detto di non farlo. Ma tutto questo è servito per farci dire che siamo stati inaffidabili, accusa che ovviamente respingiamo al mittente. Salvo la Tari, noi abbiamo votato tutte le delibere, così come abbiamo dato a Pirani carta bianca per trattare gli accordi sull’apparentamento con Antonelli. In definitiva, non si può dire che il gruppo ha bloccato l’attività amministrativa, perché abbiamo mancato solo a quattro consigli su dodici. Avevamo anche dato spazio alle opposizioni, al contrario di quanto accaduto negli ultimi dieci anni poiché c’era bisogno di un contrappeso istituzionale, avremmo dovuto votare un revisore dei conti proposto dalla minoranza, ma anche in questo caso abbiamo mostrato la nostra lealtà alla maggioranza, votando la persona da essa indicata in quel momento».
Le dimissioni
Latini parla anche delle proprie dimissioni, tutt’altro che finte: «Ho mandato una pec alle 18.40, che sarebbe stata regolarmente protocollata il mattino seguente, ma anche questo non è bastato a far tornare Pirani sui suoi passi. Altrettanto falsa è l’illazione secondo cui io starei pensando ad un passaggio al centro-sinistra. E’ un dato di fatto che non è così, lo dimostra la mia storia da sempre legata alle Liste civiche, in particolare negli ultimi dieci anni, come testimoniano le querele dell’ex sindaco Pugnaloni a mio carico».
Le Liste civiche oggi
«Le Liste civiche oggi sono una casa vuota: dentro non c’è nessuno, ma resta ancora in piedi, pronta ad ospitare chiunque vorrà impegnarsi ancora per Osimo e per gli osimani – ha concluso Latini -. Da parte nostra abbiamo rispettato l’impegno stipulato con Pirani il 25 giugno, che se ci fossero state divisioni la nostra posizione sarebbe stata di grande dignità, ed è quella che abbiamo mantenuto sino ad oggi e manterremo ancora».