Ancona-Osimo

Osimo, fine di un’epoca: termina il teatro per bimbi e ragazzi

La nuova amministrazione ha deciso di cancellare le rassegne teatrali dedicate alle scuole. La replica dell'assessore alla cultura Federica Fantasia e della consigliera di opposizione del centrosinistra Michela Glorio

Gli operatori culturali che hanno portato il teatro scuola ad Osimo, Marianna De Leoni e Claudio Rovagna

OSIMO – Dopo dieci anni si interrompe la collaborazione tra Comune di Osimo e l’associazione “Specchi sonori”. La nuova Amministrazione ha deciso di cancellare “La scena dei piccoli” e “La scena dei ragazzi”, le rassegne teatrali dedicate alle scuole. «Siamo stati messi all’angolo con una mail ricevuta pochi giorni prima di Ferragosto – spiegano Marianna De Leoni e Claudio Rovagna, gli ideatori delle rassegne –. Chiusi senza neppure degnare l’Associazione Specchi Sonori dell’opportunità di un incontro. Un incontro richiesto, accordato e poi cancellato dalla nuova amministrazione Pirani. L’Associazione Specchi Sonori ha offerto strumenti e spazi, ha accolto qualunque artista o insegnante o genitore si proponesse; ha sostenuto anche le iniziative di altri. Ha dato vita, tra l’altro, nel corso dell’ultimo decennio, alla più ampia selezione teatrale offerta a bambini, ragazzi delle scuole, grazie ai cartelloni ad hoc (“La scena dei Piccoli” e “La scena dei ragazzi”) da sempre amatissimi da alunni, docenti e famiglie. La capacità di coinvolgere le migliori energie della penisola nell’ambito del teatro- scuola ha condotto inoltre “Specchi sonori” a tenere a battesimo il concorso-kermesse nazionale di Nuova Drammaturgia, Nuovo teatro, l’unico in Italia rivolto a una giuria di bambini- spettatori testimoni particolari dello schiudersi di meravigliose proposte performative giunte da ogni angolo d’Italia. Il nostro impegno interamente a favore della città di Osimo ci ha condotto a vincere, per diversi anni consecutivi il prestigioso bando sostegno allo spettacolo dal vivo della Regione Marche, con un progetto di ricerca teatrale».

La replica dell’assessore alla cultura

L’assessore alla Cultura Federica Fantasia afferma: «In merito a quanto dichiarato dai rappresentanti dell’associazione “Specchi Sonori” si specifica che l’attuale amministrazione ha più volte richiesto il loro programma per la stagione 24-25 e relativo piano economico strumentale ad un incontro. La documentazione richiesta non è mai pervenuta. Nonostante ciò, l’amministrazione ha proceduto ad analizzare in autonomia i tabulati forniti dalla Asso in merito alle presenze degli spettacoli prodotti da Specchi sonori ed è stato riscontrato uno scarso successo per una città come Osimo. Nessuno mette in discussione l’associazione ed il lavoro svolto in tutti questi anni, ma nessuno gode di diritti acquisti sulle manifestazioni teatrali! Pertanto, in virtù di quanto sopra dopo attenta valutazione, visto il programma e la qualità degli spettacoli proposti, nonché il relativo piano economico, abbiamo deciso per la prossima stagione di avvalerci delle compagnie teatrali associate all’Amat di cui il Comune di Osimo è socio. Nessuna preclusione a nessuno per la stagione 25-26, dove tutto potrà essere rivisto in relazione alla risposta che daranno le famiglie».

La consigliera Michela Glorio

La consigliera di opposizione del centrosinistra Michela Glorio dice: «La fine del rapporto storico tra la stagione di teatro ragazzi curata dall’associazione “Specchi sonori” ed il teatro del Comune di Osimo è un episodio che deve far riflettere tutti i cittadini. Questo spazio culturale, che per anni ha rappresentato un punto di riferimento patrocinato dal Comune per la formazione artistica e sociale di tanti bambini e giovani, è stato chiuso per volontà dell’Amministrazione Pirani e dell’Assessora alla Cultura Fantasia. La cancellazione delle rassegne teatrali “La Scena dei Piccoli” e “La Scena dei Ragazzi” è avvenuta senza alcun dialogo con l’Associazione Specchi Sonori, che ha gestito con passione e dedizione queste attività per anni. La decisione è stata unilaterale, senza consultare chi ha contribuito alla crescita culturale della nostra comunità, dimostrando una totale mancanza di sensibilità verso il mondo della cultura e un disprezzo per chi ha lavorato duramente per mantenerla viva. L’Amministrazione Pirani ha già dimostrato di non comprendere l’importanza della cultura come strumento di crescita e coesione sociale, preferendo tagliare fondi e chiudere spazi vitali. Questa decisione è un segnale preoccupante della direzione che la nostra città sta prendendo: una direzione che non tiene conto del valore della cultura e della formazione per le nuove generazioni. Avendo vinto il bando regionale l’associazione continuerà, ove possibile, la sua importante attività ma sarà costretta a cercare nuovi spazi e collaborazione potenzialmente con altri Comuni limitrofi perdendo così Osimo un’importante realtà culturale. Non possiamo naturalmente rimanere in silenzio di fronte a questo scempio. È nostro dovere denunciare con forza a questa decisione e chiedere che l’Amministrazione riconsideri immediatamente la chiusura della scuola di teatro, riaprendo il dialogo con tutte le parti coinvolte. La cultura non può e non deve essere sacrificata sull’altare del risparmio o della superficialità. La scuola di teatro di Osimo deve continuare a vivere, e noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantirlo».

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