OSIMO – Come annunciato, in seguito alla crisi nella maggioranza di centrodestra, il sindaco di Osimo Francesco Pirani ha protocollato le sue dimissioni. Che cosa succede adesso?
Il prefetto concede 20 giorni a partire dalle sue dimissioni annunciate mercoledì 13 novembre entro i quali potrebbe ritirarle, ripensarci in un certo senso, trovando accordi in extremis. Se così non sarà, arriverà in Comune al suo posto un commissario prefettizio che condurrà la città di nuovo alle elezioni amministrative alla prima tornata elettorale utile. Un’eventualità che tanti in maggioranza vorrebbero evitare.
Le Liste civiche, da sempre con il loro leader Dino Latini, chiedevano pari dignità e il riconoscimento del peso che hanno avuto per far vincere la coalizione al ballottaggio. Latini ha richiesto di sottoscrivere l’accordo di inizio settembre nel quale Pirani e Antonelli dovevano prendere atto di aver sbagliato alcune scelte (di programma e composizione della squadra per collegialità insufficiente), di porre al centro dell’azione amministrativa le Liste civiche storiche decisive per portare Pirani al ballottaggio con le loro 6 liste appunto e poi considerare il ruolo delle minoranze nei cda delle partecipate e negli organi di controllo.
Le reazioni politiche in maggioranza
Tante sono le reazioni politiche che si sono generate in maggioranza in queste ore di silenzio.
La portavoce di Fratelli d’Italia Osimo, l’assessore Michela Staffolani, afferma: «FdI ringrazia il sindaco per l’impegno, la dedizione e la serietà con cui ha svolto il suo incarico in questi mesi. Dispiace che non sia mai stato messo nelle condizioni di poter portare avanti l’impegno preso con la città. Siamo certi che lo avrebbe fatto in maniera eccelsa. Abbiamo sempre cercato di agevolare, sia in Consiglio comunale che in Giunta, il suo lavoro; purtroppo non è stato sufficiente. La nostra speranza è che i 20 giorni che ci separano dalla decadenza effettiva, servano per fargli cambiare idea e tornare a guidare la nostra città. Noi saremo, come sempre, al suo fianco e al fianco dei cittadini che votando FdI hanno espresso il loro desiderio di cambiamento alla guida della città».
L’assessore Sandro Antonelli, apparentato al ballottaggio con Pirani, dice: «Esprimo tutta la mia solidarietà a Pirani che ringrazio per avermi dato fiducia. Diversi sono stati i tentativi messi in campo per risolvere la crisi politica. Comprendo la sua scelta ma, per quanto difficile, nutro ancora la speranza che nei prossimi giorni si possano creare condizioni tali da portare il sindaco a un ripensamento con il ritiro delle proprie dimissioni».
Anche al suo interno la coalizione di Antonelli si era già sgretolata per incomprensioni. Il consigliere comunale Francesco Sallustio di Rinasci Osimo, lista autonoma che appunto si è scostata da Antonelli, afferma: «Esprimiamo il nostro rammarico per la conclusione anticipata di un mandato che avevamo appoggiato con convinzione e impegno, nel rispetto degli obiettivi condivisi con i cittadini. Come già espresso, Rinasci Osimo ha sempre sostenuto il sindaco Pirani e l’intera maggioranza, nel rispetto della volontà popolare espressa alle urne e con l’obiettivo di dare voce ad una politica nuova e responsabile. Rinasci Osimo ha scelto, fin da subito, di rimanere autonoma, fuori dalle logiche e dalle dinamiche di un vecchio modo di fare politica che ha portato all’ingovernabilità. Ne usciamo a testa alta, con piena consapevolezza e forte volontà di continuare a portare avanti il nostro impegno e progetto politico».
Monica Santoni, segretaria Forza Italia Osimo: «Come ben si sa noi di Forza Italia siamo fuori da questa maggioranza per volere di Antonelli. Fino ad ora non abbiamo espresso pareri quindi per coerenza (sempre dimostrata) rimaniamo su questa linea. Restiamo ad osservare ciò che accadrà in questi 20 giorni per poi prendere le nostre decisioni anteponendo, come sempre, la tutela, gli interessi e le esigenze degli osimani e di Osimo».
Le reazioni dell’opposizione
La consigliera del centrosinistra unito, ex candidata a sindaco, Michela Glorio, afferma: «L’istinto mi invita alla prudenza e ad aspettare la formalizzazione prevista per stamattina, e, poi, la decorrenza dei 20 giorni per la conferma (o la revoca) delle stesse. In ogni caso e comunque vada non sarà una bella pagina di storia osimana. La situazione in cui ci troviamo oggi, altro non è che il risultato di un accordo di “ingovernabilità” fatto durante il ballottaggio e che non è riuscito a sanare i conflitti interni a due schieramenti contrapposti in campagna elettorale. Quello che stiamo vivendo non è un esempio di buona politica e a perdere siamo tutti, a perdere è Osimo. L’invito che mi faccio e che faccio a tutti i cittadini e politici osimani è di impegnarci e lavorare al massimo delle nostre possibilità per rendere nel prossimo futuro questa città migliore».
L’ex sindaco e consigliere del Pd Simone Pugnaloni dice: «Né santo né vittima. Il mancato esercizio della leadership ha penalizzato Osimo. Cinque mesi di lotte sui ruoli di governo, dove chi doveva mediare è stato latitante. La mancanza del buon padre di famiglia si è sentita e tutti si sentivano re. Cinque mesi senza cantieri, senza nessuna progettualità per famiglie ed imprese, nessun atto amministrativo concreto, stallo completo della macchina comunale. Pirani sindaco poteva, ma non ha voluto, condurre la partita. E’ questo il suo errore più grave. Nei momenti di difficoltà è necessario mediare, percorrere altre vie, imporre una visione del domani che riesca a far superare diatribe e ripicche interne. Una visione ed un progetto che unisce, questo è mancato».
Il Movimento 5 stelle, che fa parte della coalizione tramite la sua consigliera Caterina Donia, afferma: «La politica è una cosa seria, un impegno verso i cittadini e il bene comune. In questi anni il M5s di Osimo ha sempre agito per contrastare l’arroganza e l’incompetenza di quelle forze politiche che hanno sfruttato il consenso ottenuto solo per il proprio tornaconto personale, senza alcun riguardo per le necessità della collettività. È triste vedere come la nostra amata Osimo sia spesso al centro delle cronache per episodi che riflettono un decadimento preoccupante delle istituzioni cittadine. Questa situazione ci dà ulteriore forza e convinzione per proseguire con determinazione nella nostra battaglia per un’amministrazione trasparente. Continueremo a lottare con convinzione per restituire ad Osimo la dignità e il prestigio che merita».