OSIMO – E’ stata anche l’occasione per salutare e ringraziare tutti coloro che hanno accompagnato sindaco e giunta in questi dieci anni all’amministrazione di Osimo la conferenza di fine anno programmata per stamattina (29 dicembre) nella sala Vivarini del Comune. Gli onori di casa al sindaco Simone Pugnaloni.
«Entro il 31 dicembre affideremo tre milioni di euro di lavori ottenuti con l’avanzo di amministrazione per gli investimenti più disparati, dal nuovo cinema Concerto che inaugurerà a fine gennaio e il ridotto della Fenice a Pasqua, alle asfaltature, dalle piccole manutenzioni alla videosorveglianza. L’80 per cento degli investimenti fatti ogni anno è stato appaltato e finito al massimo l’anno seguente. Per quanto riguarda le strade ad esempio, Osimo ha 263 chilometri di vie e per asfaltarne un chilometro servono 150mila euro. Abbiamo fatto 3 milioni di asfaltature e a gennaio c’è un milione di euro da appaltare per dieci strade. Ai negozianti del Cargopier poi mi sento di dire che mi dispiace, comprendo il disagio ma sanno dei problemi che ci sono stati. Spero che l’azienda faccia il suo dovere, i lavori sono ripartiti e sono stati fatti per evitare altri incidenti anche mortali».
Il sindaco si è poi soffermato sul mezzo milione di euro speso per i campetti e focalizzandosi sulla sua delega allo Sport ai 300mila per la piscina e alla prospettiva di mettere la prima pietra per il palascherma. «Grazie ai soldi del Pnrr, le aziende sono pronte a partire per un totale di sei milioni di euro di investimenti che comprendono, tra tutti, il restyling del Foro Boario e il ritorno della scuola media in centro a Santa Lucia. Dall’Ufficio ricostruzioni poi abbiamo ottenuto mezzo milione di euro per la chiesa del cimitero Maggiore». Un milione e mezzo i soldi per l’efficientamento energetico con ricadute positive in bolletta. «Abbiamo abbattuto le tasse, l’Irpef e i servizi a domanda individuale, senza dimenticare il sociale e la cultura, come dicevo, con investimenti ed eventi (la pista di pattinaggio sul ghiaccio ha staccato cinquemila biglietti finora. Per non parlare del turismo, dalle ottomila presenze annue quando ci siamo insediati, siamo arrivati a 22mila persone in visita ogni anno alla nostra città. Il tutto sempre tenendo viva la partecipazione democratica anche per quanto riguarda la risoluzione del contenzioso sul Prg. E’ nato il Puc con meno terre edificabili (stop al consumo di suolo) e meno tasse per chi le pagava pur non potendo edificare. Lascio una Osimo più bella di prima, con più servizi. E’ aumentato il numero dei dipendenti comunali e non ho chiuso, come temevano, le società partecipate. Da ultimo, il centro prelievi riaprirà a Osimo Stazione, un centro vivo come l’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco».
La parola al Pd
La maggioranza Pd aggiunge: «A Osimo diminuisce l’addizionale comunale all’Irpef con la soglia di esenzione che è stata portata fino a 15mila euro (la più alta delle Marche). Più del 38 per cento dei contribuenti (pari a circa novemila e 900 osimani) verrà esonerato dal pagamento per risparmi fino a 120 euro all’anno. Le tariffe di mensa, scuolabus e asili nido sono ai minimi storici. Il debito è diminuito rispetto alla gestione delle Liste Civiche. Gran parte delle opere pubbliche sono state realizzate, in corso di realizzazione, o interamente finanziate con risorse già stanziate. Si va avanti con la digitalizzazione dei servizi comunali al cittadino, è stata ampliata l’offerta culturale della città (a febbraio riaprirà dopo oltre 15 anni l’ex cinema Concerto), sono stati riqualificati i principali impianti sportivi e i campetti di periferia, inaugurate nuove piste ciclabili, sono in corso di sostituzione i settemila punti luce della città con fari a led, investimenti nella viabilità e manutenzione straordinaria delle strade. In primavera approveremo definitivamente il nuovo piano urbanistico (Puc) che supera il contenzioso con la Provincia e mette un freno al consumo del territorio (meno 269 ettari di previsione edificatoria). Tutto questo in un mandato in cui abbiamo affrontato la pandemia del Covid e l’inflazione record, con tutte le difficoltà che ne sono scaturite».