OSIMO – L’Avis Osimo ha annunciato la crescita del numero dei donatori durante la premiazione dei benemeriti nella sala delle Quattro Colonne di palazzo Campana. «Significa che la generosità e l’impegno dei volontari sono sempre garantiti. I numeri dimostrano il grande lavoro e la capacità di sensibilizzare, coinvolgere e includere sempre più persone, stimolando in loro i valori di dedizione e senso civico che sono elementi fondanti dell’essere associati Avis – ha detto la vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni -. Un plauso dunque ai donatori, ai volontari al direttivo Avis Osimo e alla presidente. Sempre più spesso però il volontariato si scontra con le difficoltà della macchina organizzativa regionale alle prese con una carenza di personale sanitario. Come detto dalla Presidente, la disponibilità dei donatori è assoluta ma da sola non basta, le donazioni infatti devono fare i conti con le difficoltà organizzative dei centri trasfusionali, alle prese con una carenza di personale sanitario».
«La consegna dei riconoscimenti non vuol significare un premio per il numero delle donazioni – ha affermato la presidente Francesca Pietrucci -, bensì essere una testimonianza di come si possa donare un poco di noi stessi in favore delle tante persone che soffrono e che hanno bisogno del sangue e degli emocomponenti per essere curati. Purtroppo nonostante la grande generosità degli osimani che dedicano un po’ del loro tempo per aiutare il prossimo con un gesto semplice quale la donazione di sangue e plasma. Ci troviamo a far fronte ad una sempre più preoccupante carenza del personale medico – infermieristico. Questa ha comportato diverse difficoltà anche nell’apertura del nostro centro di raccolta, con una diminuzione sia delle sedute, sia delle donazioni a seduta. La carenza del personale sanitario è legata anche al fatto che per la nostra zonale, che comprende i centri di raccolta di Osimo, Castelfidardo, Loreto e Chiaravalle, oltre ovviamente al centro trasfusionale di Torrette, fa capo all’Aou delle Marche, a differenza di tutti gli altri centri della nostra provincia dove il personale fa capo all’Ast. Un anno che si sta per chiudere e che vede l’Avis Osimo da sempre impegnata per la raccolta di sangue nel territorio osimano e non solo».