Ancona-Osimo

Osimo, lavori al pronto soccorso: qualcosa si muove

I lavori sono attesi con ansia perché andranno ad aumentare gli spazi a disposizione e con essi anche i posti letto che mancano

OSIMO – In ritardo, rispetto al cronoprogramma palesato ormai anni fa, i lavori al punto di primo intervento dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo. Solo all’inizio dell’anno l’Inrca aveva aggiornato sullo stato dell’iter, poi il nulla. I lavori sono attesi con ansia perché andranno ad aumentare gli spazi a disposizione e con essi anche i posti letto che mancano. Ci sono 200mila euro messi a disposizione nel 2020 dal Commissario per la pandemia, allora Domenico Arcuri, per spostare e ampliare il reparto del pronto soccorso in affanno per mancanza di spazio e di posti letto. L’obiettivo era scambiare i locali con l’attuale laboratorio analisi, che si trova nell’ala accanto, sempre al piano terra, ma dove ci sarebbe stata la possibilità di realizzare due ingressi separati per sospetti Covid, una rampa per barellati con camera calda, oltre a nuovi bagni, e maggiori spazi per medici e sale d’attesa.

Il presidente Latini

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini afferma: «Sono 11 anni che si attende il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Osimo. A suo tempo l’amministrazione Simoncini aveva pure messo a disposizione 200mila euro. Speriamo sia la volta buona. Per quanto mi riguarda mi assumo la responsabilità di questo ritardo, dei disagi agli assistiti e agli operatori. Il direttore generale Inrca, dottoressa Capalbo d’accordo con l’assessore regionale alla Sanità Saltamartini, ora è riuscita a trovare la quadra tra il finanziamento a disposizione e l’esigenza di un nuovo pronto soccorso. Un buon esempio di razionalizzazione della spesa e realizzazione intervento. Forse non sarà il massimo, ma è quello che serve, serviva e servirà. Ora l’attenzione si sposta sui tempi di attuazione, perché nessun’altra giustificazione per tutti è possibile, per il rispetto oltre 100mila assistiti che da oltre 10 anni attendono questa realizzazione».

Il progetto

Pare infatti che l’inizio dei lavori, della durata di cinque mesi, sia previsto per primavera per un progetto che però è semplificato rispetto a quello iniziale. Non ci sarebbe più lo scambio di spazi con il laboratorio analisi per ricavare più stanze e accessi diversificati per pazienti sospetti Covid. Una semplice riorganizzazione interna degli spazi dell’ala usata attualmente dal reparto di emergenza insomma, con le stanze dei medici e degli infermieri che saranno spostate in un container da mettere nel piazzale esterno, come fu nei mesi scorsi per la Tac provvisoria. Poi sarà rinnovato l’attuale ingresso e pure i bagni.

© riproduzione riservata