Ancona-Osimo

Osimo, l’istituto “Corridoni-Campana” incrementa le classi da 10 a 75

Anche quest’anno l’istituto con 4 indirizzi liceali e 4 indirizzi tecnici ha raggiunto i livelli più alti in base all’indagine di Eduscopio commissionata dal Mim

La dirigente scolastica (al centro) e il personale scolastico del "Corridoni-Campana" di Osimo
La dirigente scolastica (al centro) e il personale scolastico del "Corridoni-Campana" di Osimo

OSIMO – “Ex grege semper”, fuori dal gregge sempre, è lo slogan per il nuovo anno scolastico 2025-2026 che campeggia sull’immagine simbolo scelta dall’istituto superiore “Corridoni-Campana” di Osimo che in 4 anni, alla guida della dirigente Milena Brandoni, ha raddoppiato gli iscritti passando da 800 a più di mille e 600. «E’ in corso una sfida relativa agli spazi – ha detto la preside -. Alla Provincia è già stato chiesto di intervenire per realizzare degli ampliamenti nelle aree disponibili della pertinenza scolastica dato che, soltanto quest’anno, c’è stato un incremento di 10 classi, arrivando ad un totale di 75. È pertanto auspicabile che tutte le istituzioni si attivino per garantire il numero di aule necessarie e consentire ai ragazzi di fare la scelta che desiderano per il proprio futuro, senza dovervi rinunciare, semplicemente per carenza di spazi fisici». Anche quest’anno l’istituto con 4 indirizzi liceali e 4 indirizzi tecnici ha raggiunto i livelli più alti in base all’indagine di Eduscopio commissionata dal Mim.

L’open day

Per il primo open day al “Corridoni”, l’altro giorno centinaia di alunni e genitori sono stati accolti nell’aula magna dalla dirigente, da docenti e personale Ata e dagli studenti dell’istituto che hanno raccontato la loro esperienza all’interno della scuola.

«Una scuola sempre in movimento, perché non si cresce solo sui banchi delle proprie classi, ma anche e soprattutto fuori, grazie ai viaggi studio, ai laboratori invernali, agli scambi culturali, alle gite di uno o più giorni proposti dall’istituto, insomma grazie a tutte quelle opportunità che consentono ai nostri ragazzi di divenire cittadini globali con lo sguardo rivolto all’Europa e al mondo».

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