Ancona-Osimo

Osimo, in tanti alla manifestazione “Gaza nel cuore 2” in centro

L’appuntamento al piazzale del San Carlo da cui è partito un corteo che si è snodato verso il centro fino a giungere in piazza del Comune

I manifestanti lungo corso Mazzini a Osimo
I manifestanti lungo corso Mazzini a Osimo

OSIMO – In tanti oggi pomeriggio (23 marzo) hanno preso parte al corteo fino al centro di Osimo. «Dopo la manifestazione svoltasi ad Osimo il 25 novembre scorso, “Gaza nel cuore”, speravamo di non doverne organizzare altre. Purtroppo invece il genocidio del popolo palestinese a Gaza continua, con una contabilità delle vittime tra la popolazione civile che è diventata ancor più agghiacciante: oltre 31mila vittime di cui quasi la metà bambini – ha detto il comitato organizzatore della manifestazione “Gaza nel cuore 2” e della campagna “Amicizia Italia” -. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare una nuova manifestazione intitolata “Gaza nel cuore 2”». L’appuntamento al piazzale del San Carlo da cui, come l’altra volta, è partito un corteo che si è snodato verso il centro passando per le vie Montefanese, Colombo, Battisti, Largo Trieste, Matteotti e corso Mazzini fino a giungere in piazza del Comune dopo circa un’ora di tragitto. Ospiti d’onore il giornalista italo palestinese Samir Al Qaryouti e la scrittrice e attivista per i diritti umani Patrizia Cecconi intervenuti all’inizio della manifestazione nel piazzale del San Carlo. Al termine, in piazza Boccolino, tra gli interventi finali anche quello di Moni Ovadia, autore ed attore teatrale da sempre in prima linea per la causa palestinese, collegato dalla Sicilia dove è in tournée.

La manifestazione

La manifestazione, promossa sia da realtà associative della società civile osimana sia da realtà associative e politiche a carattere regionale e nazionale, riunite in un comitato organizzatore, fa parte di una campagna di mobilitazione più ampia e di lungo periodo denominata “Amicizia Italia-Palestina”. «Con questa campagna intendiamo informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo in Palestina non solo attraverso manifestazioni di piazza, ma anche attraverso conferenze, concerti musicali, cineforum, eventi sportivi, per tutto il tempo necessario a bucare il muro del silenzio eretto da mass media e istituzioni. È infatti in atto una censura sulle terribili crudeltà che stanno subendo i palestinesi a Gaza ma anche in Cisgiordania, coperte da una propaganda e da una disinformazione ignobili. La nostra coscienza ci impone di non voltarci dall’altra parte e di denunciare i crimini di guerra in corso compiuti impunemente dall’esercito israeliano con la copertura militare, politica e mediatica di Usa e Unione Europea. Anche i governi di turno in Italia, campioni di servilismo, (e non c’è differenza tra destra e sinistra) cercano di minimizzare e silenziare il genocidio in corso, ma il popolo italiano conosce o intuisce la verità ed è amico del popolo palestinese. Allora scendiamo in piazza in aiuto e in amicizia col popolo palestinese. Attraverso la mobilitazione dei popoli possiamo farcela».

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