OSIMO – In tantissimi sabato (25 novembre) hanno partecipato alla manifestazione di solidarietà per il popolo palestinese. Dal piazzale del San Carlo i manifestanti sono partiti alla volta del centro storico. La manifestazione è stata promossa sia da realtà associative della società civile osimana sia da realtà associative e politiche a carattere regionale e nazionale, riunite in un comitato organizzatore, “Gaza nel cuore”.
«Scendiamo in piazza perché i bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile di Gaza stanno provocando un genocidio: 14mila vittime in un mese e mezzo di cui più di cinquemila bambini – hanno detto gli organizzatori -. La nostra coscienza ci impone di non voltarci dall’altra parte e di denunciare i crimini di guerra in corso compiuti impunemente da Israele con il bene placet di Usa e Unione Europea. È infatti in atto una censura sulle terribili crudeltà che stanno subendo i palestinesi a Gaza ma anche in Cisgiordania, coperte da una propaganda e da una disinformazione che le manifestazioni di popolo in tutto il mondo di queste settimane stanno per fortuna demolendo».
L’ultima sezione denunciava l’apartheid che il popolo palestinese subisce da 75 anni. La parola Apartheid è stata dipinta a mano su dei pannelli con filo spinato che rappresentano il muro di 800 chilometri costruito in Cisgiordania per segregare le comunità palestinesi nella loro stessa terra. Dopo un’ora circa di tragitto, il corteo è giunto in piazza del Comune, dove si sono succeduti al microfono sia gli interventi di alcuni partecipanti (tra cui delle bambine), sia gli interventi dei rappresentanti delle varie realtà associative e politiche che hanno promosso la mobilitazione.