Ancona-Osimo

Osimo, Museo del Figurino Storico: un nuovo battesimo pensando anche ai turisti

Taglio del nastro nella galleria civica, presente anche l'ex sindaco Stefano Simoncini con il suo libro a fumetti sulla battaglia del porco

Il momento del taglio del nastro al Museo del Figurino Storico

OSIMO – Immagini e ricostruzioni storiche in miniatura, il Museo del Figurino Storico di Osimo si rilancia, anche in chiave turistica. La galleria civica che si trova pochi metri sopra l’ingresso delle grotte, è stata nuovamente inaugurata ieri, nel pomeriggio di Santo Stefano, alla luce di alcune novità e miglioramenti effettuati nel corso dei suoi quattordici anni di vita, alla presenza dell’ex sindaco Stefano Simoncini, che di recente ha pubblicato un libro a fumetti sulla nota “battaglia del porco” del 27 giugno 1476 che vide fronteggiarsi ottocento osimani e oltre quattromila anconetani tra Osimo e Offagna.

Un’occasione per il nuovo taglio del nastro e per un brindisi alle festività, ma anche per illustrare ai numerosi presenti, attraverso ricostruzioni e immagini, dai romani alla seconda guerra mondiale, passando per la storia locale ma anche per la ricostruzione in miniatura di edifici simbolo di Osimo e dintorni, il ricco contenuto del museo cittadino che desidera aprirsi sempre di più ai turisti che scoprono la città e il suo patrimonio storico e artistico.

«Abbiamo aperto nel 2011 – ha raccontato Gianluca Mengoni, presidente dell’associazione Nuova Tavola Rotonda e del Museo del Figurino Storico – poi con il tempo s’è rinnovato e oggi lo inauguriamo nuovamente, in una versione rinnovata e ristrutturata, dopo quattordici anni in cui l’abbiamo riempito di tanti oggetti, di ricostruzioni, ma anche di progetti, di idee. E anche progetti rivolti al servizio civile, visto che in questo luogo i ragazzi del servizio civile regionale possono svolgere il loro incarico. Un luogo strategico, con grandi potenzialità. Ci rivolgiamo all’amministrazione, che in questo momento a Osimo è un po’ vacante, nella speranza che i futuri amministratori siano illuminati e possano capire la potenzialità di questo luogo e farlo diventare una tappa turistica della città di Osimo. Vorremmo fare un salto di qualità, permettere a chi acquista il biglietto per le grotte di avere con lo stesso anche la possibilità di visitare il museo, cosa che finora non s’è realizzata. Ma noi con questa ristrutturazione ora siamo al livello di un museo istituzionale, con tutte le sue particolarità, un museo che racconta la storia in modo divertente. Un luogo particolare, che abbina la realtà alla fantasia, che va bene per l’appassionato di storia come per lo scolaro. E ci rivolgeremo anche alle categorie con difficoltà e disabilità. Grazie alla persona che farà il servizio civile da noi, infatti, che conosce il linguaggio dei segni, potremo far visitare il museo anche a categorie svantaggiate».

«Quelli che vedete sono dei diorami – ha aggiunto Gianluca Quargentan, collaboratore del museo – che fissano un determinato momento storico. Ogni realizzazione è frutto di una ricerca attraverso immagini, documenti e altre fonti che consentono di riprodurre quel determinato momento, con tutte le emozioni e le passioni che l’autore vuole trasmettere, ognuno è una piccola opera d’arte. Il fiore all’occhiello del museo che colpisce immediatamente chi entra è l’esposizione di queste fotografie in bianco e nero, una raccolta realizzata dalla Regione Marche, che ripropongono quella che è stata la battaglia del Musone e la liberazione delle Marche ad opera delle divisioni polacche guidate dal generale Anders».

Stefano Simoncini ha poi ricordato alcuni aspetti della battaglia del porco, quella ritratta a fumetti nel suo libro che s’intitola, appunto «La battaja del porcu», tratto liberamente dall’opera di Benedetto Barbalarga, e che racconta simpaticamente e in dialetto quell’episodio storico di cui gli osimani vanno giustamente fieri e che permise al loro esercito, molto meno numeroso di quello anconetano e guidato dal condottiero Boccolino da Guzzone (o Boccolino Guzzoni), di conquistare una storica vittoria nel 1476 liberando Osimo dall’assedio.