Ancona-Osimo

Osimo, la presidente del Campana: «Sì ai grandi eventi ma prima la ristrutturazione»

E’ la presidente dell'Istituto Campana per l'Istruzione Permanente Gilberta Giacchetti a puntualizzare lo stato dell'arte della struttura impegnata nei prossimi mesi nei lavori di consolidamento

Il teatrino del Campana di Osimo

OSIMO – A Osimo mancherebbero grandi eventi nel calendario dell’estate secondo le Liste civiche all’opposizione e, per la Cna, anche le grandi mostre del passato. E’ la presidente dell’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente Gilberta Giacchetti a puntualizzare lo stato dell’arte della struttura impegnata nei prossimi mesi nei lavori di consolidamento.

«Se vogliamo parlare di grandi eventi al Campana sarà bene ricordare che questi sono iniziati sotto l’amministrazione delle Liste civiche nel 2013 con sindaco Simoncini e assessore Ginnetti, era la mostra “Da Rubens a Maratta” curata da Vittorio Sgarbi. Poi la mostra “Le stanze segrete” sempre di Sgarbi venne spostata di un anno dal 2014 al 2015. Non si vada pertanto a cercare inutili polemiche sul Campana», dice Giacchetti.

La presidente guarda al futuro rispetto l’organizzazione di grandi eventi nello storico palazzo osimano. «Il 2023 non ha visto l’organizzazione di questo genere di appuntamenti perché stanno finalmente per partire i lavori di ristrutturazione del Palazzo. Un’occasione storica che consentirà di liberare le stanze del terzo piano dove potranno tenersi proprio le mostre, oltre a svolgervi altre attività magari per i giovani. Non vorrei si dimenticasse la velocità dell’iter amministrativo di questa operazione per la quale abbiamo ottenuto quasi 5 milioni di euro dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione. Un’opportunità, questa, che consentirà tra l’altro la visita del piano nobile del Campana oggi appunto adibito anche a mostre. Per l’estate 2023 eventi in programma ce ne saranno anche se non potranno assumere grandi dimensioni proprio per la presenza dei lavori di ristrutturazione che contribuiranno a fare del Palazzo un centro culturale di livello nazionale, cosa che in buona parte lo è già. Quindi sì a grandi mostre, alla grande arte, non appena ce ne sarà la possibilità fisica, che attualmente manca, ma siamo pronti ad aprire le porte per prossimo futuro a tutto ciò che potrà esaltare, come accaduto in passato, Palazzo Campana Osimo e le stesse Marche».

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