OSIMO – È una storia di amicizia e di magia quella che il pubblico potrà “vivere” a maggio. In prima mondiale al teatro La Nuova Fenice di Osimo, sabato 24 maggio (ore 21) e domenica 25 (ore 18), andrà in scena la prima “Opera fai da te” dal titolo “Una missione per due”, opera lirica in un atto su libretto del maestro Vincenzo De Vivo, musica di Lorenzo Sidoti. Inclusione, condivisione, trasmissione dei saperi, dialogo intergenerazionale, sono al centro del progetto realizzato da Accademia d’Arte lirica di Osimo, Fondazione Lega del Filo d’oro e Istituto comprensivo “Caio Giulio Cesare”. E’ stato presentato oggi (28 marzo) nella sede del centro. Realizzato con il contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’avviso pubblico “Educare insieme”, coinvolge 518 ragazzi e adulti di tante e diverse abilità nel processo creativo del melodramma (testo, musica, scena) come mezzo per descrivere i sentimenti, attivare l’intelligenza emotiva, affrontare le difficoltà e vincere le paure.
Il progetto
“Opera fai da te” è un progetto di teatro musicale autenticamente nuovo costruito su inclusione, condivisione, trasmissione dei saperi e dialogo intergenerazionale, in un processo creativo che parte dai cittadini e ad essi ritorna, in qualità di creatori e insieme spettatori dell’opera che viene messa in scena. Il soggetto è proprio degli allievi dell’Istituto comprensivo “Caio Giulio Cesare”. Protagonisti sono i cantanti dell’Accademia internazionale d’Arte lirica di Osimo, gli studenti con i loro genitori, docenti e non docenti, i ragazzi con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale della Lega del Filo d’Oro, strumentisti dell’Orchestra Sinfonica “Rossini”. Collabora l’Istituto di istruzione superiore “Laeng Meucci” di Osimo, in particolare l’indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo. Dirige l’opera Emanuele Bizzarri, il maestro del Coro è Aldo Cicconofri, regia, scene e costumi sono di Matteo Mazzoni, video artist Luca Attilii, light design Lorenzo Caproli. Nella compagnia di canto, giovani artisti di provenienza internazionale che nell’Accademia di Osimo si stanno perfezionando nell’arte lirica: Laura Khamzatova, Saori Sugiyama, Anna Maisuradze, Vardui Pozoyan, Agshin Khudaverdiyev, Wooseok Choi, Aleksandr Utkin, Yuhong Lin, Rza Khosrovzade, ed inoltre, come cover, Antonella Granata, Anastasiia Remeskova, Sofiia Matviienko, Marica Lina Bisogno, Daniel Ortiz Santacruz.

L’Orchestra è composta dagli studenti delle terze classi dell’istituto “Caio Giulio Cesare”, da strumentisti dell’Orchestra Sinfonica Rossini (Osr) e da “percussionisti” della Fondazione Lega del Filo d’Oro. Questi ultimi, all’interno del loro percorso educativo-riabilitativo, partecipano ad attività di musicoterapia della Fondazione, punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale. Gli strumenti possono essere infatti fonte di conoscenza sensoriale, mediata dal piacere delle “buone” vibrazioni musicali. Nel coro ci sono studenti, genitori, personale docente e personale non docente dell’istituto “Caio Giulio Cesare”, nel coro di voci bianche sono gli studenti delle seconde classi della stessa scuola. Inoltre, ogni classe della scuola secondaria è stata inoltre coinvolta nel processo creativo di “Opera Fai da te”, grazie a laboratori di scrittura creativa e disegno da cui prendono le mosse il soggetto, le scene, i costumi del nuovo melodramma.
Gli interventi
Oggi alla conferenza di presentazione Patrizia Ceccarani, segretario del Comitato Tecnico scientifico ed Etico del Filo d’oro, ha detto: «C’è grande entusiasmo per un progetto meraviglioso. Ragazzi sordociechi debutteranno a teatro come tutti». Il presidente dell’Accademia Pietro Alessandrini ha aggiunto: «Sono presidente da sei anni e i due momenti migliori li ho vissuto con il Filo d’oro con questo progetto e il precedente “Oltre l’ascolto”. L’importanza di questo progetto riguarda lo sviluppo dal basso». Il maestro De Vivo, direttore artistico dell’Accademia, ha spiegato: «La novità è lo sforzo comune da parte di persone con abilità diverse. Questi ragazzi la musica non la percepiscono con l’udito ma con il rapporto fisico. La musica risuona loro dentro. Sono coinvolte ben 518 persone in questo progetto, siamo davvero entusiasti». La dirigente dell’istituto scolastico Lorella Belleggia ha puntualizzato: «Sottolineo il carattere interdisciplinare, i ragazzi hanno cantato, scritto e “toccato” il progetto, e poi la collaborazione con diversi enti». Presente per i saluti il presidente del Consiglio regionale Dino Latini che ha confermato il sostegno della Regione.
La finalità
Il progetto è stato pensato per avvicinare i cittadini e in particolare le nuove generazioni al mondo dell’opera lirica, con un approccio dall’interno nel meccanismo di creazione e di messa in scena dello spettacolo di teatro musicale. Invece di percorrere le strade già battute del repertorio lirico, “Opera fai da te” consegna ai partecipanti la possibilità di creare un nuovo melodramma, mantenendo gli elementi principali dell’opera lirica ma trovando la chiave espressiva che meglio rappresenta il gruppo di lavoro. Il “teatro delle emozioni” da sempre al centro dell’opera lirica tradizionale diventa così quello dei bambini e dei ragazzi che hanno messo su carta i loro sentimenti e le loro paure nel laboratorio di scrittura creativa. Proprio da uno di questi racconti ha preso vita il libretto di De Vivo, autore di diverse opere per alcuni dei più importanti compositori italiani della nostra epoca.
La partitura e la trama
La partitura di Lorenzo Sidoti, tra i volti della scena musicale nazionale, è un viaggio attraverso sonorità differenti. Momenti di ispirazione stravinskiana si uniscono al linguaggio del melodramma nostrano per poi fondersi nel jazz e nel blues. Il tutto per mostrare nuovamente come l’opera è ed è stata il luogo musicale nel quale i compositori hanno ricercato effetti e commistioni poco usuali per dar forza alla drammaturgia. La trama di “Una missione per due” è quella dell’amicizia che nasce tra due ragazze, una principessa e una giovane pirata, grazie al quale riescono – con un poco di magia e molta collaborazione – a vincere le loro paure. Una storia piena di colpi di scena, o forse un sogno, che il regista Matteo Mazzoni propone coinvolgendo l’intero teatro, con gli spettatori protagonisti essi stessi dello spettacolo. L’intero processo creativo sarà raccontato in una mostra documentaria allestita in quei due giorni a teatro.