OSIMO – Il biscottificio solidale con sede a Osimo, Frolla, è in partenza per una nuova avvenuta oltre i confini nazionali, stavolta negli Stati Uniti. «Ci siamo, oggi parte il viaggio che farà volare una nostra delegazione fino a Boston per un progetto bellissimo di integrazione e condivisione fra i due Paesi – spiega il cofounder Jacopo Corona -. Saremo infatti ospiti di Collette DiVitto e della sua Collettey’s Cookies, una grande azienda americana che fa biscotti come noi e che è un grande modello inclusivo noto in tutto il Paese. La nostra non sarà una semplice visita ci scambieremo infatti conoscenze, idee ed esperienze per creare il primo biscotto capace di creare un ponte fra i due paesi e mettere l’accento sulle capacità e non la disabilità. Allacciate le cinture con noi “frollini” e preparatevi a seguire la nostra prima avventura a stelle e strisce, pronti a cambiare insieme il mondo con dolcezza, o come dice Collette, un biscotto alla volta». Il biscotto dell’inclusione è una storia che mescola la voglia di integrazione, la determinazione e le capacità di quei ragazzi con un modello imprenditoriale vincente che punta sulla qualità. Il sogno dei due fondatori è trasformato in una realtà che coinvolge ormai 30 persone ognuna con le sue capacità e abilità, pronte a cambiare il mondo con dolcezza.
Il nuovo bar
La pista ciclopedonale “Girardengo” a Campocavallo avrà presto un’area ristoro, un piccolo bar dove fare una sosta immersi nel verde o fare colazione dopo l’attività sportiva. Sorgerà nel capannone che si trova vicino al parcheggio dell’area delle fontanelle del nuovo calisthenics, dove è stata inaugurata l’anno scorso l’edicola sacra e di recente i punti luce messi dalla Dea. Una mancanza, quella di un punto ristoro, che verrà colmata grazie alla lungimiranza di un imprenditore osimano doc legato alla sua terra, Franco Catena, proprio a Frolla. A gennaio la cooperativa aveva lanciato una raccolta fondi per ampliare la sua attività e aprire un nuovo laboratorio con punto vendita oltre a quello storico di San Paterniano. Così l’attenzione della cooperativa si è focalizzata su quello stabile.