OSIMO – Ottime notizie per via D’Ancona di Osimo. L’importante strada di collegamento tra Osimo e Ancona, che ad inizio anno era stata coinvolta in un evento franoso nel tratto San Biagio-Aspio, è stata riaperta nei due sensi di marcia. Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio regionale Dino Latini non appena ricevuta la comunicazione da parte dell’assessore Francesco Baldelli. I due si erano incontrati a fine gennaio per effettuare un sopralluogo al cantiere che, nell’immediato, avrebbe dovuto assicurare almeno il transito in un senso di marcia alternato. «Un lavoro durato meno del previsto, rispettando la richiesta dei cittadini di non chiudere completamente la strada durante l’esecuzione dei lavori – ha commentato Latini –. Oltre a ciò, vanno segnalati positivamente il pieno rispetto delle condizioni di sicurezza delle maestranze che hanno lavorato al ripristino della strada e quello della sicurezza della viabilità nel periodo di svolgimento delle opere. Esprimo un doveroso ringraziamento all’assessore Baldelli e alla Giunta per essersi immediatamente interessati al problema, mettendo fin da subito a disposizione risorse fondamentali affinché le opere di ripristino potessero essere effettuate nel più breve tempo possibile».
Via Industria
La giunta comunale intanto ha approvato la delibera che conferisce l’incarico legale per introdurre causa civile di risarcimento danni in relazione al rifacimento dell’asfalto di via Industria, nella zona di Osimo Stazione. La strada, chiusa con ordinanza comunale del 17 marzo 2017, presenta fessurazioni e avvallamenti nel versante prospiciente via Sbrozzola, ma l’amministrazione comunale ritiene fondamentale riaprire tale incrocio per agevolare la viabilità della zona industriale sull’asse Osimo-Osimo Stazione. Con delibera approvata oggi (27 aprile) si dà incarico legale all’avvocato Andrea Galvani di Ancona per presentare la citazione in giudizio della Nuova immobiliare srl, nel frattempo subentrante all’allora ditta lottizzante che, nel 2003, stipulò convenzione con il Comune, con collaudo definitivo dell’opera di asfalto avvenuto con verbale solo nel 2009.
Dopo solleciti e diffidi ai quali non seguirono interventi da parte del privato, nel 2019 il Comune chiese un accertamento tecnico preventivo, svolto poi dal Ctu nominato dal tribunale di Ancona. Il consulente terzo, l’ingegner Corrado Beer, con perizia depositata a marzo 2020, ha accertato che le opere furono eseguite in difformità con la convenzione ed ha quantificato in 127mila e 195 euro, oltre spese tecniche ed Iva, il costo per gli interventi di ripristino al fine di rendere la strada idonea al transito veicolare. In virtù di questo giudizio, il Comune ha cercato di intavolare trattative con la controparte per un accordo extragiudiziale che però non sono andate a buon fine e si vede dunque costretto ad adire le vie legali. Nel frattempo è intenzione dell’amministrazione comunale avviare i lavori di messa in sicurezza di via dell’Industria in esecuzione in danno, anticipando le somme necessarie (i 127mila) da richiedere poi indietro in sede di dibattimento civile.