Ancona-Osimo

Osimo, è scontro sul futuro del poliambulatorio

Botta e risposta tra il consigliere Dino Latini e l'assessore regionale alla Sanità Saltamartini. Al centro del dibattito il potenziamento dei servizi nella struttura osimana

Il poliambulatorio di Osimo

OSIMO – Non sono partiti i lavori per lo spostamento del poliambulatorio dal centro storico nel capannone di San Biagio di Osimo e i tempi non si conoscono ancora. Nel frattempo comunque c’è chi chiede un potenziamento dei servizi nella struttura. «Occorre un deciso cambio di marcia per una Sanità che torni a servizio della cittadinanza», è l’invito che il consigliere regionale Dino Latini (Udc Popolari Marche – Listeciviche) ha rivolto alla Giunta regionale per tramite dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Lo stesso assessore ha risposto alla sua interrogazione sullo stato dei lavori di implementazione di personale e messa in sicurezza e adeguamento del poliambulatorio di Osimo. «È previsto il reclutamento di un dirigente medico e di un infermiere per i servizi domiciliari al fine del potenziamento della dotazione di personale – ha riferito – mentre nell’immobile di San Biagio di Osimo verranno collocati i poliambulatori, la fisiatria, la Potes, la sede dell’Avis e il centro di salute mentale. È inoltre in corso – ha concluso Saltamartini – un’intensa attività di interlocuzione con i soggetti coinvolti nella ipotesi progettuale comunque di prossimo completamento».

Rassicurazioni che non hanno del tutto convinto Latini che, nella replica, ha parlato di strategia trasversale politica che dura da un decennio sulla sanità della Valmusone tesa a renderla un paesaggio lunare, privo, quasi o del tutto, dei servizi e delle strutture essenziali: «Sono ormai tre anni – ha incalzato Latini – che il poliambulatorio di Osimo si trova in quello stallo e la colpa è la nostra, perché non siamo stati in grado di dare risposte concrete in tempi più rapidi. Ora siamo di fronte alla necessità di una decisa svolta quella di riempire il poliambulatorio di contenuti, cioè di specialisti ambulatoriali, esterni, convenzionati e degli altri servizi che, in tempi passati, facevano registrare la presenza di oltre 30 professionisti sanitari».

La parola al Pd di Osimo

Il Partito democratico osimano è intervenuto a posteriori sulla vicenda. «Ennesimo voltafaccia di Latini che da presidente dell’assemblea regionale fa un’interrogazione e critica la maggioranza di cui fa parte. Non è una novità, si sta riposizionando in vista delle elezioni comunali a Osimo, per farsi bello scaricando le colpe della sanità osimana sull’assessore Saltamartini, che è suo alleato. La verità è che Latini è al suo secondo mandato in Regione e finora al di là di tante promesse ha portato zero risultati. I lavori di ampliamento del pronto soccorso di Osimo sono fermi da tre anni, l’annunciato spostamento del poliambulatorio è al palo, manca il personale sanitario e l’ex Muzio Gallo è completamente abbandonato. Inutile fare convegni e interrogazioni se poi non si danno risposte concrete ai cittadini. A parole si dice di voler potenziare la sanità pubblica ma nei fatti si sta favorendo quella privata e i cittadini sono costretti a spostarsi fuori dal nostro territorio per avere una risposta sanitaria in tempi ragionevoli. Latini dovrebbe dimettersi dal proprio incarico in Regione e fare mea culpa sulla scelta dell’Inrca, da lui tanto criticata, ma di fatto strategica per consentire alla nostra città di avere ancora un presidio sanitario funzionante».