Ancona-Osimo

Osimo, sit-in di protesta davanti alla nuova antenna

«Il proprietario del terreno ha spiegato di aver affittato solo 50 metri quadrati e di essere disponibile a chiedere alla compagnia telefonica di spostare l’antenna», ha detto il sindaco

L'antenna in corso di istallazione in via Tonnini a Osimo
L'antenna in corso di istallazione in via Tonnini a Osimo

OSIMO – C’era anche il sindaco Simone Pugnaloni stamattina (28 febbraio) alla protesta dei residenti per la nuova antenna in via Tonnini a Osimo. «Abbiamo ribadito che il Comune aveva proposto soluzioni alternative ma che non può impedire alla compagnia telefonica di accordarsi con un privato se ha ottenuto le autorizzazioni necessarie dagli organi preposti, come Arpam in questo caso – ha detto -. Al contempo abbiamo assicurato che il legale del Comune sta già lavorando sul ricorso che presenteremo al Tar per chiedere intanto la sospensiva, in modo da intavolare nel frattempo nuove trattative con l’azienda telefonica con l’intento di spostare la localizzazione, almeno di qualche decina di metri. In questo senso abbiamo chiamato in diretta, davanti ai residenti, il proprietario del terreno che ha spiegato di aver affittato solo 50 metri quadrati e di essere disponibile a chiedere alla compagnia telefonica di spostare l’antenna più lontana dal centro abitato ma non in mezzo al campo agricolo per non rovinare la coltivazione. Lavoreremo comunque per garantire controlli periodici per scongiurare qualsivoglia rischio di inquinamento elettromagnetico a danno della popolazione. L’assessore all’Ambiente Michela Glorio, presente, ha dato garanzia che lavorerà proprio per la tutela della salute pubblica rimanendo dalla parte dei cittadini».

La parola al vicesindaco

Il vicesindaco Paola Andreoni ha aggiunto: «Quanto sta mettendo in atto la compagnia Iliad è grave. Inaccettabile la realizzazione di un palo ottagonale di 30 metri con un grappolo di antenne in una zona ad alta densità abitativa e di fronte e giochi ricreativi per giovani del quartiere. L’amministrazione comunale deve con autorevolezza proteggere i suoi cittadini, bene quindi l’iniziativa intrapresa dal sindaco di ricorrere al tribunale amministrativo per posizionare l’antenna in altro luogo, lontano dalle case e dalle strutture frequentate dai giovani».

La parola alle Civiche

Ieri (27 febbraio) a incontrare i residenti sono state le coordinatrici delle Liste civiche Monica Bordoni e Gilberta Giacchetti: «La questione più grave è che l’amministrazione comunale con il sindaco in testa non abbia avvisato la popolazione di quanto stava per accadere, e che i cittadini si sono trovato davanti al fatto compiuto. L’amministrazione sapeva da diversi mesi di questo progetto e in questo arco di tempo non ha trovato modo di discuterne e di confrontarsi per tempo con i residenti che hanno visto iniziare i lavori senza che nessuno li avesse avvertiti di quanto stava accadendo. Innanzitutto il sindaco è la prima figura cittadina e deve far valere il proprio incarico tra cui quello di curare la salute pubblica delle propria comunità, quindi avrebbe dovuto informare la popolazione per un corretto iter del progetto ed infine industriarsi realmente per verificare se ci fosse un’area più idonea per l’installazione dell’antenna. Di tempo ne aveva a disposizione senza che si facesse montare la preoccupazione dei cittadini che si sono svegliati con i lavori sotto casa. Le Civiche sono in campo per tentare di fermare questa operazione e si vedranno con gli stessi cittadini il 28 febbraio per verificare se esistano altre possibili soluzioni a quella del momento che viene scartata d’impeto dai residenti di via Tonnini».

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