Ancona-Osimo

Osimo, vandali alla sagra: il monito del Consiglio di quartiere

Se la sono presa con l'edicoletta, i tutori di alcune piante e una panchina donata alla frazione. Ecco cos'è successo

L'atto vandalico alla sagra di Osimo
L'atto vandalico alla sagra di Osimo

OSIMO – Vandali hanno messo a ferro e fuoco l’area verde di Passatempo di Osimo mentre la frazione ospitava la Festa della Grigliata, una delle tante sagre in programma in città. E’ successo tra sabato e domenica 13 e 14 luglio. «Durante la sagra al campo sportivo, qualche vandalo si è divertito a schiantare i tutori di alcune piante della pista ciclabile “Raimondo Amichetti” detto Rubicche. Poi non soddisfatti, se la sono presa con l’edicola sfondando i vetri fortunatamente in lexan buttando a terra i libri che erano all’interno, donati dal Rotary Club di Osimo – dice il presidente del Consiglio di quartiere Rolando Le Moglie -. È stata infine la volta di una panchina alla quale è stato schiantato il poggiaschiena piegando addirittura la struttura in ferro dove questo era fissato. Seguirà da parte del consiglio di quartiere una denuncia agli organi competenti. Come residente sono rammaricato e credo che siano necessari ripetuti controlli da parte delle forze dell’ordine per far sì che certi fatti non avvengano più».

L’altro fronte della protesta

Proteste anche dai consigli di quartiere di San Biagio e Campocavallo per i rifiuti abbandonati nei parchi pubblici: «In base a quanto stabilito dalla nuova versione dell’articolo 255 – commentano da Plastic free Marche -, chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da mille a 10mila euro (in precedenza la norma prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a tremila euro). La pena è aumentata fino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi. Tra le altre importanti novità ambientale previste dal provvedimento, che passano da modifiche puntuali al Codice penale, si segnala l’ulteriore stretta sugli incendi boschivi (con l’allargamento del campo di applicazione del reato alle “zone di interfaccia urbano-rurale” e nuove pene accessorie), l’allargamento della confisca in casi particolari dei beni dei soggetti condannati a nuovi reati ambientali (tra cui traffico illecito di rifiuti e traffico di materiale radioattivo) e la quantificazione degli aumenti di pena da applicare nel caso di inquinamento (articolo 452-bis, C.p.) e di disastro ambientale (articolo 452-quater).».

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