Ancona-Osimo

Ancona, all’Ospedale di Torrette arrivano 5mila euro. Il successo dell’asta «Paolino, una maglia per il Covid»

La seconda asta benefica realizzata dal celebre giornalista marchigiano Paolo Giampaoli si è confermata un grande successo. Lui ringrazia commosso

Paolino Giampaoli con il dg Ospedali Riuniti Marche Michele Caporossi

ANCONA – «Quando Paolino Giampaoli ‘scende in campo’ organizza sempre manifestazioni di successo». Un’affermazione che è uscita un po’ dalla bocca di tutti i presenti, ieri, 27 maggio, al termine della consegna dei cimeli sportivi messi a disposizione dal celebre giornalista marchigiano per raccogliere fondi per l’Ospedale regionale di Torrette. Un successo perché, la seconda edizione dell’asta benefica ‘Paolino, una maglia per il Covid’, ha permesso di raccogliere 5.095 euro.

A febbraio di un anno fa, Paolo fu il paziente 1 a contrarre e vincere il Coronavirus. Dopo averlo messo all’angolo, superando settimane non facili, è diventato anche il testimonial dell’ospedale, organizzando una prima raccolta che portò a devolvere 3mila euro. L’iniziativa, conclusa da poco, ha consentito di quasi raddoppiare le somme di allora, grazie all’asta che si è scatenata sui social. Per un totale, tra prima e seconda edizione, che supera gli 8mila euro.

Sono arrivate offerte da tutta la Regione, con le persone che, mostrandosi solidali, si sono portate a casa magliette o oggetti indossati da prestigiosi sportivi marchigiani. Alla cerimonia di consegna di ieri hanno preso parte rappresentanti della LUBE Civitanova con il dg Beppe Cormio, dell’Italservice Pesaro, del Città di Falconara, dei GLS Dolphins (coach Rotelli), dell’Anconitana (il presidente Stefano Marconi), dell’Ascoli Calcio, dell’Unione Rugbistica Anconitana, il ds della Fermana Marco Conti, ma anche collezionisti privati che hanno donato i loro cimeli. Tra i questi il fioretto di Giovanna Trillini, messo a disposizione da Vladimiro Muti, e il cappellino dell’indimenticato Michele Scarponi (presente anche il padre di Michele). Oppure maglie di Serie A, come quella di Luis Muriel dell’Atalanta o Federico Chiesa della Juventus, o ancora dei cestisti dorici Polonara e Pajola.

Nel parterre anche autorità sanitarie, con in testa il direttore generale di Ospedali Riuniti Marche Michele Caporossi, accanto al direttore amministrativo Antonello Maraldo, il direttore sanitario Arturo Pasqualucci, la responsabile del Pvo Rossella Stoico e il primario del reparto malattie infettive Marcello Tavio, al quale è stato simbolicamente consegnato l’assegno con la cifra raccolta; politiche, come Mirko Bilò, consigliere regionale, e Andrea Guidotti, assessore allo Sport del Comune di Ancona; il presidente del Panathlon Ancona Andrea Carloni, il presidente Fip Marche Davide Paolini e rappresentanti delle società.

Foto dopo la consegna delle maglie

«Sono felice, e si vede, per tutta questa gente che è qui e che ha aderito alla mia iniziativa – ha spiegato ieri un commosso Paolino Giampaoli -. L’interesse delle persone che conosco mi riempie il cuore anche per la buona somma raccolta in un momento non certo facile. Dedico questa iniziativa a tutte quelle persone che purtroppo non ce l’hanno fatta ed al piccolo angelo Eleonora, figlia del mio amico Momi (Marchegiani, dirigente del Trecolli Montesicuro sconvolto da un tragico lutto alcune settimane fa, ndr), che portiamo sempre nel cuore. Grazie a tutto l’Ospedale Riuniti di Torrette che mi sta sempre vicino e in particolare al dg Michele Caporossi».

Poi, Paolino ha puntato al futuro: «Se ci sarà una terza edizione? Lavoreremo per quello, grazie a quanti mi hanno sostenuto. Magari sperando di dover eliminare la parola Covid dal titolo dell’iniziativa. Statene certi, però, che il fine sarà ugualmente benefico. Ma vorrà dire che avremmo superato la pandemia e potremmo destinare le risorse ad altri scopi».

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