ANCONA – L’Azienda Ospedaliero Universitaria-Ospedali Riuniti di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche stanno lavorando in tandem per giungere alla realizzazione di un centro di genomica e di ricerca, che possa diventare un polo di riferimento. Un obiettivo ambizioso, che punta a dare forma ad una medicina personalizzata. E i primi passi in questa direzione sono stati mossi nel corso del convegno dal titolo “La Genomica: Orizzonti di futuro” che si è tenuto ad Ancona ed ha richiamato la presenza di esperti nazionali ed internazionali.
«Si parla di futuro – ha detto il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi – parlando di una cosa molto piccola: i geni del DNA. Oggi la nuova medicina non è più quella di auscultare il petto, del valutare segni e sintomi, ma è rivoluzionata dal fatto che dentro di noi ci sono miliardi e miliardi di particelle, di pezzi di molecole ecc. che determinano quella che poi è la realtà di ognuno di noi. Ci sono degli universi interi. Noi oggi affrontiamo questo tema così affascinante, declinato sul presente ma anche sul futuro. Attraverso la genetica medica, la genomica appunto, non si curano più le malattie in astratto ma il singolo individuo. Nostro compito – prosegue – è quello, grazie alla tecnologia, di essere a servizio di tutta la società, dei medici di medicina generale, degli ospedali di comunità e questo lo facciamo attraverso la costruzione di un progetto che parte oggi e durerà nel tempo e che riguarderà tante differenti discipline della medicina e che vede l’osmosi forte fra l’Università Politecnica delle Marche e l’Azienda Ospedaliero Universitaria come protagonisti assoluti di questa rivoluzione».
A sottolineare l’importanza dell’evento è stato anche il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, evidenziando che il convegno ha permesso di far confluire «diverse competenze e approcci multidisciplinari presenti nel nostro Ateneo. La sanità che si incontra con l’informatica e cerca di far capire come l’evoluzione dell’intelligenza artificiale può essere utile applicata alla genomica. L’integrazione tra genomica e intelligenza artificiale è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante nella medicina – ha proseguito – e il continuo sviluppo di ricerche e nuove tecnologie favorisce l’accuratezza delle diagnosi personalizzando le terapie sul singolo paziente. È proprio in questa direzione che l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche Ospedali Riuniti di Ancona intende volgere lo sguardo, per continuare il suo percorso di innovazione e rispondere alle nuove sfide che la medicina del futuro propone».
Tra gli obiettivi, ha detto «c’è anche quello di progettare un nuovo corso di laurea di Medicina a ciclo unico in inglese che però consenta di avere una laurea anche in ingegneria biomedica. Questo perché i temi della tecnologia sono sempre più trasversali».
Il preside della facoltà di Medicina dell’Università Politecnica, Mauro Silvestrini, ha sottolineato che il centro di genomica rappresenterà «uno sviluppo enorme che costituirà un vero progresso, non soltanto in campo medico. La genomica infatti ha pesanti ripercussioni in qualsiasi campo che abbia a che fare con lo sviluppo e la sopravvivenza dell’essere umano. Il nostro obiettivo è quello di cercare di dar voce alle diverse e possibili applicazioni che possano consentire di produrre risposte sempre più precise alle necessità dei pazienti. Questo naturalmente inciderà sulla formazione dei futuri medici che dovranno avere delle competenze specifiche».
Il dottor Roberto Papa, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Qualità Rischio Clinico e Innovazione Gestionale e Tecnologica ha parlato di «orizzonte estremamente prezioso in questo momento. Abbiamo da poco costituito come Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona il Molecular Tumor Board, un gruppo di professionisti che in maniera integrata e multidisciplinare analizza il genoma di cellule neoplastiche provenienti da prelievi ematici o biopsie di tessuti solidi di un singolo paziente, con la finalità di fornire indicazioni rispetto alla miglior terapia possibile in base al suo corredo genetico. La sfida ora è quella di ampliare il modello del molecular tumor board alle altre discipline della medicina garantendo terapie di precisione per pazienti predisposti ad ammalarsi di specifiche patologie: cardiovascolari, neurologiche, immunomediate, malattie rare e così via. Oggi la genomica consente di formulare terapie più efficaci e più precise. Per fare questo è fondamentale usufruire di sistemi che consentano di raccogliere ed elaborare una enorme mole di informazioni e l’intelligenza artificiale offre un formidabile contributo nel rendere tempestiva questa attività con la possibilità di fornire una risposta pressoché immediata al paziente che risiede nella regione Marche».
Presente anche il professor Nello Martini, presidente della Fondazione Ricerca e Salute, fondatore e primo direttore generale dell’ AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, il quale ha evidenziato che «la Genomica è uno dei cambiamenti più profondi della medicina. Essere riusciti, decodificando il genoma, a capire molte cause delle malattie e ad avere delle terapie straordinarie che rigenerano e guariscono è un qualcosa che prima non esisteva. Si parla di malattie cosiddette genetiche come per fare un esempio l’atrofia spinale o l’anemia mediterranea. La medicina sta vivendo con la genomica un momento di straordinario valore. Nel prossimo futuro gli ulteriori sviluppi si vedranno in oncologia dove sarà possibile sia attraverso una biopsia, sia facendo un prelievo di sangue, fare la cosiddetta profilazione genomica, vedere cioè quanti sono i geni alterati all’interno del tumore ed indicare quelli che sono responsabili del tumore stesso e quindi cercare di individuare la terapia più adatta, la cosiddetta medicina di precisione».
Secondo il dottor Marco Mazzanti direttore Scientifico Intelligenza Artificiale Clinica Cardiologica di Londra «la genomica è una scienza estremamente complessa. Ha in seno tutto il patrimonio genetico cromosomiale di un individuo. Integrare questi dati provenienti dallo spacchettamento del genoma all’interno degli altri dati che già sono coinvolti nel processo dell’intelligenza artificiale consente di realizzare quel network di eccellenza clinica che aumenta la medicina di precisione sui nostri pazienti. Grazie all’intelligenza artificiale, che rappresenta l’unico metodo per poter integrare così tanti dati insieme, si potrà meglio individuare quali sono i fattori di rischio che in qualche modo possono condizionare positivamente la scelta di approcci terapeutici decisamente più virtuosi».
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato come l’ospedale di Torrette sia l’unico ospedale di secondo livello delle Marche. «Un polo importante a livello nazionale che annovera degli scienziati, dei ricercatori, dei primari di eccezionale levatura. Anche se a livello nazionale non si parla spesso delle Marche, credo che ci siano tutte le condizioni per far sì che i marchigiani possano essere orgogliosi di un’assistenza adeguata alle patologie più gravi. A noi, come amministratori, spetta il compito di riorganizzare il sistema che in questo momento deve fare i conti con la carenza di tantissimi medici soprattutto per quanto riguarda la medicina del territorio».