ANCONA – È previsto per fine mese l’arrivo della Risonanza Magnetica aperta, la nuova arma a disposizione degli Ospedali Riuniti di Ancona per abbattere le liste di attesa. La nuova apparecchiatura troverà posto nel bunker in costruzione, insieme alla nuova Risonanza-Pet a Tre Tesla, nell’area compresa tra la Medicina Nucleare e la Radiologia, che è una delle più grandi d’Italia con i suoi circa 6mila metri quadrati.
Dopo il fallimento, avvenuto nel mese di agosto, della Cooperativa Edile Umanitaria di Forlimpopoli che stava eseguendo i lavori di realizzazione del bunker, questi sono stati assegnati dal Conscoop, il Consorzio di Cooperative di Produzione e lavoro di Forlì, alla Cooperativa L’Internazionale di Bari, che aveva già realizzato a Torrette le torri antisismiche. Durante il periodo delle ferie estive, c’è stato il passaggio di consegna fra le due cooperative e i lavori sono potuti riprendere nel giro di due settimane. Esprime soddisfazione il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti Michele Caporossi, nel sottolineare come per la prima volta da un fallimento non siano scaturiti ritardi.
La parte del bunker che ospiterà la Risonanza Magnetica aperta sarà operativa con l’arrivo del macchinario, mentre il termine dei lavori per quella dove sarà collocata la RM-Pet è previsto per marzo 2019. Nel frattempo ci sarà la gara per l’acquisto del macchinario, il cui arrivo è previsto per metà del 2019.
Il progetto iniziale del bunker prevedeva la realizzazione di due strutture, poi unificate in una, con notevole riduzione nei tempi e nei costi. Responsabile dei lavori è l’ingegnere Luca Gusella. Un’investimento complessivo, tra lavori e macchinari, che supera i 3milioni di euro, dei quali 1milione è il costo per la realizzazione del bunker. Parte dell’investimento è coperto dalla Regione Marche e un’altra parte da una donazione privata, collegata alla ricerca in campo oncologico.
La nuova Risonanza Magnetica aperta, essendo meno opprimente della tradizionale troverà un impiego vantaggioso specie per le persone claustrofobiche e per i bambini. Un macchinario che consentirà anche le diagnosi osteoarticolari e questo permetterà uno snellimento delle liste d’attesa.
La Risonanza Magnetica-Pet troverà impiego in ambito neurologico, oncologico, cardiovascolare e pediatrico, ma anche in ambito di ricerca clinica. La RM-Pet consentirà in una unica seduta di eseguire due diagnosi, la risonanza (esame fisiologico) e la pet (esame anatomico), con risparmio di tempo, altissima definizione e precisione diagnostica. Un apparecchio molto utile anche in ambito cardiologico, dove permetterà di eseguire meno coronarografie che sono molto invasive.
In questo modo a Torrette raddoppia la capacità delle Pet a disposizione, l’altra che si trova già a Torrette è abbinata alla Tac. Previsto anche l’acquisto di una Risonanza Magnetica che sarà collocata al Salesi. In totale quindi le risonanze a disposizione degli Ospedali Riuniti saranno 6.
Insieme alle nuove Tac ultra veloci installate al pronto Soccorso, le due risonanze in arrivo sono gli assi nella manica della direzione dell’Azienda Ospedali Riuniti per combattere le liste d’attesa. Sulla stessa linea il prolungamento dell’orario di apertura degli ambulatori per le prestazioni di diagnostica, per le visite specialistiche e per le seconde visite per la presa in carico dei pazienti. Appena concluso l’accordo con i sindacati il nuovo orario in vigore sarà quello dalle 7 alle 21 dal lunedì al sabato, e dalle 8 alle 14 la domenica.
Intanto è stato aggiudicato l’appalto per la realizzazione della Criobanca per le cellule staminali, nel cortile esterno della Farmacia Ospedaliera. Una struttura attesa da oltre otto anni e prevista per fine gennaio 2019.
Previsto anche il potenziamento delle rianimazioni, con la revisione dei protocolli di accesso dei pazienti e l’applicazione del lean management. Un’operazione resa necessaria dall’aumento vertiginoso degli accessi per traumi e politraumi, che da 300 degli ultimi anni sono passati a 1000.
Proseguono spediti i lavori del secondo blocco operatorio, al sesto piano, dove troverà posto la Day-Surgery multidisciplinare per gli interventi minori, ovvero quelli che non prevedono il ricovero del paziente. “Oggi tutti gli interventi vengono eseguiti al secondo piano nelle 18 sale – sottolinea il direttore generale Michele Caporossi – questo significa che gli interventi minori spesso debbono convivere con quelli maggiori, a discapito del numero degli interventi possibili.” Le sale per il Day-Surgery sono 3 e sono in fase di allestimento. Tra i vari interventi che saranno eseguiti nella day-Surgery ci saranno quelli di ginecologia, ortopedia, oculistica, chirurgia generale per i piccoli interventi, otorinolaringoiatria, oltre ad altri.
Negli ultimi anni nel blocco operatorio maggiore si è registrato un un incremento degli interventi che sono passati da 22mila del 2015 a 23mila e 500 del 2017. “L’obiettivo – spiega Caporossi – è quello di arrivare a 30mila interventi”. Una rivoluzione per dare una risposta più efficace al bisogno di salute dei pazienti e per limitare la mobilità fuori regione.
«Le Marche sono in una fase storica molto positiva – sottolinea Caporossi – perché hanno una situazione di stabile equilibrio economico, che ha permesso all’attuale amministrazione regionale di attuare un poderoso programma di investimenti, in risorse umane, tecnologie e infrastrutture, come i nuovi ospedali assolutamente necessari, per garantire un moderno accesso e trattamento dei pazienti. Gli Ospedali Riuniti sono un treno in corsa, e questo è testimoniato anche dalla convenzione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, che dimostra l’affidabilità, dell’ospedale. Un’altra prova è l’accreditamento, che abbiamo ottenuto nel mese di luglio, dall’Aifa (Agenzia Italiana per il Farmaco) per sperimentare i farmaci sull’uomo, una prerogativa solo delle strutture che garantiscono tutti i rigidi requisiti controllati dall’Aifa. Siamo l’unica struttura del centro e del sud Italia a vantare questo accreditamento».