Ancona-Osimo

È nato l’Osservatorio regionale sul disagio adolescenziale e giovanile nelle Marche

Si rivolge ai ragazzi tra i 6 e i 25 anni. Vuole attivare un sistema di osservazione, analisi, monitoraggio e studio dei fenomeni in atto per prevenire, contrastare e rimuovere i fattori di rischio

ANCONA – Dopo numerosi incontri di approfondimento, è nato l’Osservatorio regionale sulle forme e condizioni di disagio adolescenziale e giovanile nelle Marche. «La scelta più opportuna per monitorare costantemente la situazione e conseguentemente individuare nuove strategie di prevenzione attraverso la massima condivisione possibile», l’ha definito Andrea Nobili, il garante dei diritti.

Concetti ribaditi anche a Palazzo delle Marche nel corso dell’incontro per la presentazione dell’iniziativa e la sottoscrizione del relativo protocollo da parte di garante dei diritti,  presidente del Tribunale per i minorenni delle Marche Vincenzo Capezza, procuratore della Repubblica per i minorenni Giovanna Lebboroni, direttore generale Asur Marche Nadia Storti, presidente Anci Maurizio Mangialardi, Regione Marche con  il dirigente del Servizio politiche sociali Giovanni Santarelli e direttore dell’Ufficio Servizi sociali minorenni, Patrizia Giunto, in rappresentanza del Centro per la Giustizia minorile di Emilia Romagna e Marche.

«Per le istituzioni l’Osservatorio può diventare uno strumento utilissimo, al fine di condividere analisi ed approfondimenti che vadano a supportare la produzione normativa», ha sottolineato il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.

Ribadita da tutti i presenti la necessità di «fare squadra», di «rafforzare la colla», come ha detto il direttore Asur Nadia Storti, che deve tenere uniti i singoli soggetti che intervengono direttamente nell’ambito del settore.

Destinataria di tutte le azioni previste nel Protocollo è la popolazione compresa nella fascia di età tra i 6 e i 25 anni. Compiti dell’Osservatorio, che sarà presieduto dal garante, la realizzazione di un sistema di osservazione, analisi monitoraggio e studio dei fenomeni in atto per prevenire, contrastare e rimuovere i fattori di rischio, nonché monitorare e valutare l’impatto delle politiche. Tutto questo attraverso l’aggregazione delle informazioni esistenti e il coordinamento dell’attività di raccolta.

Come primo atto, il garante ha accompagnato la firma del protocollo con una corposa raccolta di dati, provenienti da diverse fonti, sulla situazione generale dell’infanzia ed adolescenza nelle Marche e sulle principali cause di disagio.