Ancona-Osimo

Sos parcheggi: via 40 posti auto nel centro di Ancona. Insorgono i commercianti: «la città perde appeal»

Ancona e i parcheggi in centro sono da sempre un binomio foriero di scontri tra posizioni opposte. Con l'arrivo della pista ciclabile scompaiono 40 posti per la sosta veloce e il dibattito si surriscalda

Pista ciclabile, Ancona
Il tratto di ciclabile tra Via Marconi e Via XXIX settembre ad Ancona

ANCONA- Quaranta posti auto in meno lungo via XXIX Settembre. Piazza Dante e Lungomare Vanvitelli saranno destinati ai residenti. In città cresce la domanda di parcheggi, ma l’Amministrazione comunale opera per sottrazione. La riposta, infatti, sarebbe da intercettare nei park coperti ancora poco sfruttati. In primis quello degli Archi, dove la sosta giornaliera è di solo due euro e con il ticket viene offerto anche il transfer in autobus verso il centro. Ma per gli utenti, molto probabilmente, è troppo lontano dal centro. E quindi danno forfait. E in questo bailamme di rimbalzi di responsabilità il commercio insorge.

L’accesso in città

Il problema dell’accesso nel centro di Ancona e la ricerca della sosta veloce «è un problema atavico» riferisce Giancarlo Gioacchini, commerciante di Corso Garibaldi e Vicepresidente Confesercenti Marche. L’imbuto nelle ore di punta della mattina è il refrain che si ripete inesorabile da sempre. Ma in fin dei conti non è altro che l’immagine fotocopia di ogni città al risveglio. Seppure la domanda di parcheggi nel capoluogo è di certo maggiore rispetto all’offerta.

Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali

«E’ inutile pensare di voler portare la città ad un alto livello di ospitalità se non si fanno i parcheggi» incalza Gioacchini. Tanto più che l’accessibilità definisce comunque lo standard qualitativo della città stessa. E tra le associazioni di categoria si leva il coro di chi non vede di buon occhio l’eliminazione dei “posti blu” per lasciar spazio alla pista ciclabile di via XXIX Settembre. «Prima che vengano tolti è necessario che se ne trovino altri» puntualizza Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali. «Onestamente nutro qualche perplessità rispetto alla realizzazione della pista ciclabile in quella posizione» si limita a dire Marco Pierpaoli, segretario generale Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, che aggiunge: «serve un progetto più ampio che tenga conto dei risvolti che si vogliono creare».

Le soluzioni

Vista la scarsità di spazi da ricavare lungo le maggiori arterie, non resta che individuare nuove soluzioni per arricchire l’offerta all’interno di contenitori alternativi. E allora si torna a parlare del park di via San Martino. «Si acceleri su quel progetto – puntualizza Andrea Cantori, referente cittadino di Cna Ancona – è strategico e va realizzato il prima possibile». Oppure il tanto acclamato parcheggio coperto al posto dell’ex liceo Savoia. «Sarebbe l’ideale – commenta Polacco – è situato proprio all’ingresso del centro città e limiterebbe di molto gli ingorghi». Dunque il problema è concreto e particolarmente sentito dalle categorie produttive che temono un ulteriore calo di affluenza. 

I timori

Il commercio è reduce da due anni di emergenza sanitaria, con tutto ciò che ha comportato in termini di perdita di fatturato per le imprese di vicinato. Il Natale ha riscosso un buon successo ma la recrudescenza del virus a inizio anno ha messo i bastoni tra le ruote al periodo dei saldi. E adesso l’annuncio della riduzione numerica dei parcheggi per la sosta veloce in centro. I timori dei commercianti hanno raggiunto il livello d’allarme. «Sono anni che dibattiamo sul problema dei parcheggi in centro – lamenta Giorgio Pavani, titolare della boutique d’abbigliamento Lay Line – eppure l’Amministrazione comunale insiste nel dire che non c’è nessuna emergenza perché i parcheggi coperti sono vuoti». Una coperta troppo corta, che ovunque la si tenda rischia di generare una criticità. «Secondo me l’unico sfogo utilizzabile è la banchina di fronte a Corso Garibaldi dove un tempo c’era l’ex Scalo Vittorio – continua Pavani -. L’abbiamo anche chiesto di poter utilizzare quello spazio per i parcheggi, ma non c’è stato niente da fare. Così la città perde appeal». La questione resta aperta. Ma dal Comune l’invito rimane uno soltanto: sfruttare al meglio i parcheggi coperti già esistenti.