Ancona-Osimo

Parco del Conero, Anpis e Ambalt insieme per l’inclusione sociale. Firmato un protocollo d’intesa

Parco del Conero, Anpis e Ambalt firmano un protocollo per la realizzazione di iniziative di promozione sociale e di lotta alla marginalità rivolte a persone fragili o con disabilità psico-fisica

Nella foto: Santomo, Grelloni, Conte e Circelli

SIROLO – Instaurare un rapporto di collaborazione volto all’individuazione di strategie progettuali relative alle tematiche dell’accessibilità per un’utenza ampliata, della formazione, dell’inclusività sociale e lavorativa operando sul patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico, paleontologico e storico-culturale, ricadente nell’area naturale protetta del Parco Regionale del Conero. Ecco l’obiettivo del protocollo sottoscritto da Luigi Conte Presidente del Parco del Conero, Roberto Grelloni di Anpis, Associazione Nazionale per l’Inclusione Sociale e Sergio Santomo di Ambalt, associazione che nasce per assistere tutti i bambini oncoematologici e le loro famiglie.

Le attività che si intendono prevedere sono rivolte a giovani e adulti svantaggiati, disagiati con problemi psico-sociali, individuati dall’Anpis e dall’Ambalt; gli stessi saranno individuati tenuto conto della loro possibilità di partecipazione alle esperienze educative e formative oggetto della presente convenzione. Un gruppo di lavoro potrà valutare la possibilità di coinvolgimento nel progetto delle famiglie dei soggetti coinvolti e individuare le migliori modalità operative anche con specifiche giornate dedicate.

«Il Parco del Conero – ha detto il presidente Luigi Conte – prosegue nel suo percorso volto a rendere questa area protetta sempre più a misura di tutti. Lavoriamo per migliorare l’accessibilità del territorio grazie, ad esempio, alla realizzazione per stralci dell’anello di Portonovo (sentiero 309) rendendolo fruibile da soggetti con ridotta mobilità, fino alla carrozzina da fuoristrada monoruota (joelette) di cui il Centro Visite del Parco del Conero si è dotato e che consente di accompagnare disabili o persone di tutte le età con difficoltà motorie in alcuni degli scorci più belli del Parco«. «Questo protocollo con Anpis e Ambalt – conclude Conte – ci impegna ulteriormente a prevedere iniziative che consentano di vivere la natura nonostante le difficoltà psicofisiche e a godere dei benefici dell’ambiente traendone occasioni per esperienze positive e serene».

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