Ancona-Osimo

Il Parco del Conero incontra l’Autorità Portuale: confronto su tutela ambientale e sviluppo economico

Silvetti: «Grande disponibilità del Presidente Garofalo al confronto e alla collaborazione». Garofalo: «Lavoriamo per potenziare e migliorare le infrastrutture a disposizione del cluster marittimo»

Silvetti e Garofalo

ANCONA – È stato un primo incontro istituzionale “tra vicini di casa” quello che si è tenuto tra il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo ed il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Conero Daniele Silvetti. Il vicino Parco che ha il suo confine nord delimitato dalla falesia prospicente la grotta Azzurra guarda con interesse alle prossime scelte della nuova Authority e le sue ricadute in ambito ambientale. Se il mare accomuna i due soggetti anche le scelte strategiche determineranno diverse ricadute sul territorio e l’area protetta del Conero ne sarà prima testimone.

«Il Recovery Plan – spiega Silvetti – destina alla portualità fondi dedicati alla logistica, all’ultimo miglio e alle infrastrutture di resilienza alla luce dei cambiamenti climatici senza precedenti. Questi fondi dedicati alla sostenibilità ambientale saranno vitali considerato che nei prossimi anni i porti dovranno far fronte agli adeguamenti delle navi, che utilizzeranno nuove tecnologie e nuove fonti energetiche per giungere alla riduzione delle emissioni”. Il futuro dei porti passa dalla lotta all’inquinamento ambientale e dalla transizione verso un modello di sviluppo eco-sostenibile. Auspico – continua Silvetti – che la portualità del Sistema Marche-Abruzzo colga la sfida della riduzione delle emissioni negli ambiti portuali adottando tutte le misure necessarie a renderlo sempre più sostenibile».

Per Vincenzo Garofalo, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Centrale, «il compito dell’Autorità di sistema portuale è lavorare per potenziare e migliorare le infrastrutture a disposizione del cluster marittimo per favorire la creazione di occupazione, sviluppo e turismo – ha detto – un impegno che ha nella sostenibilità il suo punto di riferimento, per conciliare le opportunità di crescita economica e sociale con le esigenze espresse dalle comunità».

La transizione ecologica è uno degli argomenti al centro delle strategie che devono orientare le scelte della portualità tutta nei prossimi anni. «Per quanto concerne il porto di Ancona, che è quello che conosco meglio perché ne seguo costantemente l’evoluzione progettuale – sono parole dell’Avv. Silvetti – ho colto nel Presidente Garofalo un’ampia disponibilità a considerare l’ambiente come uno dei temi centrali dei progetti di sviluppo che sono in corso o che a breve si avvieranno».

«La tutela dell’ambiente – conclude – e la ricerca di uno sviluppo delle attività portuali che sia ecosostenibile sono la sfida con cui si misurerà il porto del futuro. Credo fortemente che l’innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile saranno sempre più i fattori che renderanno per davvero un porto competitivo e rivolto al futuro capace di guidare i processi e soprattutto in grado di mettere in equilibrio armonico la tutela ambientale e la valorizzazione delle attività produttive».