NUMANA – Il documentario “Life DELFI: un conflitto da risolvere” ruota intorno alla problematica convivenza tra cetacei e pesca professionale e le soluzioni messe in pratica dal progetto europeo Life DELFI coordinato dal CNR-Irbim di Ancona. La serata organizzata per domenica alle 21.30 a Piazza Nuova di Numana dedicata al mare e con ingresso gratuito, sarà a cura di Daniel Li Veli, Assegnista di ricerca CNR-IRBIM Ancona e sarà aperta dai saluti introduttivi di Luigi Conte, Presidente del Parco del Conero. Il documentario è realizzato da Roberto Lo Monaco, documentarista specializzato in riprese legate al mondo della pesca e narrato da Barbascura X, noto influencer scientifico.
La serata “Life Delfi” prevista nel cartellone del Festival del Parco 2024 è la seconda di cinque serate gratuite tra Sirolo e Numana in collaborazione con le amministrazioni comunali ed è coerente anche con gli obiettivi del progetto Interreg Mapa di cui l’Ente parco del Conero è uno dei partner per sostenere la tutela della biodiversità nei nostri mari. Il terzo appuntamento è fissato per mercoledì 31 luglio a Sirolo al Parco della Repubblica per una serata dedicata al Falco Pellegrino.
L’evento sarà l’occasione per riflettere su un equilibrio complesso e fragile. La pesca professionale costituisce la principale minaccia antropogenica per un gran numero di specie di cetacei che popolano le nostre acque, dai piccoli delfini comuni ai grandi cetacei come i capodogli. Il progetto Life DELFI nasce dalla preoccupazione crescente all’interno della comunità scientifica internazionale del frequente riscontro di segni di interazione con gli attrezzi da pesca sulle carcasse di delfini rinvenute in spiaggia o in mare. Ecco perché Life DELFI si occupa di limitare al massimo l’interazione tra delfini e pescatori. Sono 194 i cetacei spiaggiati sulle coste italiane negli ultimi 15 mesi, nella maggioranza dei casi si tratta di delfini, animali tra i più amati che, a causa del loro comportamento opportunistico, seguono i pescherecci per catturare il pescato dalle reti. Questo tipo di interazione, spesso, sfocia nel drammatico ferimento dei delfini con gravi danni economici anche per i pescatori.